Fattura elettronica 2019 vietata per spese sanitarie, ecco perché

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:38 Autore: Guglielmo Sano

L’AdE ha pubblicato una serie di nuove precisazioni riguardanti la fattura elettronica. Importanti, in particolare, quelle relative alle spese sanitarie

Fattura elettronica 2019 vietata per spese sanitarie, ecco perché
Fattura elettronica 2019 vietata per spese sanitarie, ecco perché

Spese sanitarie, niente fattura elettronica


L’obbligo di fatturazione elettronica è entrato in vigore giusto un mese fa: normale che siano ancora molti i quesiti a cui è necessario rispondere. Dunque, in questi giorni, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una serie di nuove precisazioni riguardanti l’e-fattura. Importanti, in particolare, quelle relative alle spese sanitarie.

Fattura elettronica 2019: sempre vietata per le spese sanitarie

La fatturazione elettronica è sempre vietata per le spese sanitarie. Ciò vale anche nel caso delle cosiddette fatture miste (spese sanitarie insieme a voci non prettamente sanitarie; spesso sono miste, ad esempio, le fatture relative alle prestazioni fornite da cliniche, case di riposo, etc…). In ogni caso le fatture per tale tipologia di spese dovrà continuare a essere in formato cartaceo.

Precisato nel vademecum dell’AdE anche che i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria (Sts) – servono per redarre la dichiarazione precompilata – non devono emettere fattura elettronica per le prestazioni sanitarie rese nei confronti di persone fisiche; questi devono continuare a emettere fatture in formato cartaceo anche se la trasmissione dei dati al Sts non viene eseguita per opposizione di chi riceve la prestazione sanitaria. In sostanza, il divieto di fatturazione elettronica non riguarda le spese trasmesse ma le fatture i cui dati sono da inviare all’Sts; queste ultime, si ripete, devono restare cartacee.  

Fattura elettronica 2019: precisazioni sulle fatture miste

Ora, non è previsto l’obbligo di fatturazione elettronica per le fatture miste, cioè quelle che contengono voci di spesa sanitarie, da inviare all’Sts a meno di opposizione di riceve la prestazione in oggetto, e voci di spesa non prettamente sanitarie. Tuttavia, posto che la fattura rimane cartacea, bisogna distinguere due casi. Se i due tipi di spesa sono chiaramente distinti entrambi gli importi devono essere comunicati all’Sts, classificando le spese non sanitarie con il codice AA (altre spese). Invece, se la spesa sanitaria non è distinguibile, sarà l’intera somma a dover essere classificata con il codice AA.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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