Carta d’Identità elettronica: impronte digitali obbligatorie, dove si mettono

Pubblicato il 23 Marzo 2019 alle 07:03 Autore: Daniele Sforza

Novità importanti sulla carta d’identità elettronica. Stando alle recenti notizie, presto potrebbero diventare obbligatorie anche le impronte digitali.

Carta d'identità elettronica e impronte digitali
Carta d’Identità elettronica: impronte digitali obbligatorie, dove si mettono

Impronte digitali carta d’identità elettronica


Stando a notizie piuttosto recenti sarebbe stato raggiunto un accordo informale nel Parlamento Ue sulle modifiche relative alla carta d’identità elettronica. Implementando una novità che potrebbe diventare a breve obbligatoria per tutti i cittadini Ue. Vale a dire l’introduzione obbligatoria delle impronte digitali. La finalità principale sarebbe quella di evitare truffe e contraffazioni, ma stando ad alcuni potrebbe esserci anche un problema di privacy.

Carta d’identità elettronica: impronte digitali obbligatorie, da quando?

Sulla novità si è ancora in attesa dell’approvazione definitiva e pertanto non c’è ancora nulla di ufficiale. I nuovi standard, sui quali è stato raggiunto un accordo informale, prevedono la nuova carta d’identità elettronica in un formato da carta di credito con un’area leggibile dai dispositivi. Questa dovrà contenere non solo una fotografia e i dati anagrafici del soggetto, ma anche 2 impronte digitali. Queste verrebbero memorizzate in un chip contactless con livelli base di sicurezza stabiliti dall’International Civil Aviation Organization. La carta sarà uguale per tutti i cittadini Ue: all’interno della bandierina europea, inoltre, sarà apposto un codice relativo al Paese di emissione.

Carta d’identità elettronica Ue: durata

Per quanto riguarda la durata, la nuova carta d’identità elettronica partirebbe da un minimo di 5 anni fino a un massimo di 10 anni. I nuovi standard di sicurezza saranno utili per rendere la vita difficile ai malfattori e rendere dunque più complicate le contraffazioni.

Carta d’identità elettronica con impronte digitali: problemi di privacy?

Tuttavia potrebbe esserci un problema di privacy, almeno stando a quanto riporta il presidente dello Sportello dei Diritti, Giovanni D’Agata. Secondo quest’ultimo “la raccolta delle impronte digitali obbligatoria per le carte d’identità in tutta l’Ue solleva seri problemi sulla privacy”. Inoltre i chip contactless sui quali sono archiviati i dati potrebbero essere facile preda di hacker. Quindi, da un lato i nuovi standard di sicurezza per evitare la circolazione di documenti falsi; dall’altro un problema di privacy e quindi di sicurezza, che rende la novità problematica e non priva di contraddizioni. Seguiranno aggiornamenti a riguardo.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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