Legge 104: trasformazione permessi da giornalieri a orari, come si fa

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:19 Autore: Daniele Sforza

Come trasformare i permessi giornalieri garantiti dalla Legge 104 in permessi orari? Ecco una piccola guida utile su come fare la procedura.

Legge 104 trasformazione permessi
Legge 104: trasformazione permessi da giornalieri a orari, come si fa

Trasformazione permessi Legge 104


In merito alla Legge 104 ci si domanda se sia possibile trasformare i permessi giornalieri (3 al mese) in orari (2 al giorno) e quale è la procedura da seguire. La Legge 104 stabilisce che i lavoratori dipendenti che assistono un familiare disabile hanno diritto a 3 giorni di permesso mensile. Al tempo stesso anche i lavoratori disabili in situazione di gravità hanno diritto a questo beneficio. Invero, i permessi di cui usufruire sono 3 al mese o, in alternativa, quantificabili in 2 ore al giorno.

Legge 104: convertire permessi giornalieri in permessi orari, come fare

Se si sceglie inizialmente la fruizione di 3 giorni di permesso retribuiti al mese, per sopravvenute esigenze di tipo di diverso è possibile effettuare la variazione, trasformando i permessi mensili in permessi orari (2 ore al giorno?). La risposta è affermativa. Sarà necessario presentare apposita comunicazione presso l’ufficio del personale o l’amministrazione e la conversione del permesso mensile in permesso orario avverrà in automatico, senza dover attendere necessariamente un lasso di tempo definito dalla legge per concretizzare la variazione.

Legge 104: permessi mensili e giornalieri, la circolare Inpdap

Un altro aspetto importante da considerare è la distinzione tra lavoro full time e lavoro part time. In caso di conversione da full time a part time, infatti, anche il beneficio dei permessi viene riproporzionato? A tal proposito occorre citare una vecchia circolare dell’Inpdap (n. 33 del 9 dicembre 2002). Qui si specifica che “il numero di ore spettanti è da rapportare alla durata dell’orario giornaliero di lavoro, nel senso che il permesso è pari a due ore per un orario corrispondente o superiore alle 6 ore, mentre è pari a 1 ora in caso contrario”. In merito ai permessi consentiti dalla Legge 104 ai soggetti lavoratori disabili in situazione di gravità “è consentito modificare in linea di massima il tipo di permesso da un mese all’altro”.

Permessi Legge 104: il criterio della frazionabilità a ore

La circolare fa riferimento anche alla possibilità introdotta nel 1999 da alcuni CCNL della “frazionabilità a ore dei permessi a giorni”. Pertanto, in caso di esigenze improvvise, è possibile fruire nello stesso mese di permessi orari e di quelli giornalieri. In conclusione si precisa che il lavoratore che fa richiesta dei permessi giornalieri “ha diritto a 2 ore di permesso retribuito per ogni giornata lavorativa del mese”.

Legge 104: permessi retribuiti in part-time, come funziona

In caso di lavoro part-time, come funziona la fruibilità dei permessi nel tempo? Secondo la normativa, con riferimento in particolare al D. Lgs n. 81/2015, i dipendenti che lavorano in part-time hanno gli stessi diritti di quelli che lavorano con contratto full-time. Va precisato che il part-time può essere orizzontale (ad esempio, 4 ore tutti i giorni), verticale (ad esempio 2 giorni e mezzo alla settimana), o misto (un mix dei due).

Stando a quanto riporta l’Inps la riproporzione dei permessi deve avvenire in base a una formula di calcolo, che consiste nel dividere l’orario medio settimanale del lavoratore part-time con quello del lavoratore full time e moltiplicarlo per i 3 giorni di permesso. Il risultato finale andrà a incidere sulla quantificazione dei permessi. Questa misura di calcolo avviene solo per il part-time verticale e misto. Per ciò che concerne il part-time orizzontale, l’Inps specifica che i 3 giorni di permesso non andranno riproporzionati. E che “la commisurazione dei giorni di permesso alla ridotta durata dell’attività lavorativa è insita nella dinamica del rapporto medesimo”.

Legge 104: permessi part-time, cosa dice la Cassazione

A tal proposito va sottolineato anche la sentenza n. 22925/2017 della Corte di Cassazione, confermata dalla sentenza n. 4069/2018 della stessa Corte. Qui si stabilisce che i 3 giorni di permesso mensile retribuito Legge 104 non possono essere riproporzionati in un contratto part-time, con particolare ed esplicito riferimento a un lavoratore che ha un contratto part-time verticale e che effettua un numero di giornate superiori al 50% rispetto all’ordinario orario lavorativo in full time.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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