Conguaglio pensioni giugno 2019: trattenute e aumenti sul cedolino

Pubblicato il 9 Aprile 2019 alle 07:44 Autore: Giuseppe Spadaro

Rivalutazione degli assegni pensionistici e conguaglio pensioni 2019: ecco l’ultima diatriba su tema previdenziale riferita a trattenute ed aumenti.

Conguaglio pensioni giugno 2019: trattenute e aumenti sul cedolino
Conguaglio pensioni giugno 2019: trattenute e aumenti sul cedolino

Pensioni, conguaglio a giugno


Ancora una volta al centro della discussione si sono le pensioni. In questa occasione il tema non riguarda le regole per l’accesso alla pensione. Ma l’importo ed in particolare una delle voci che influisce sulla somma percepita dagli stessi pensionati. Ovvero il sistema di indicizzazione delle pensioni al tasso di inflazione.

Conguaglio pensioni giugno 2019, versate somme in più a gennaio-febbraio-marzo 2019

Proveremo di seguito a semplificare una questione complessa che però come vedremo ha scatenato negli ultimi giorni anche una protesta da parte delle opposizioni.

In ogni caso – è bene chiarirlo – la rivalutazione ha un impatto sulla pensione che può superare di poco la somma di dieci euro. E si parte, per le pensioni più modeste, da pochi euro.

Il meccanismo che mira alla tutela del potere di acquisto dei pensionati prende il nome di perequazione. Tale sistema prevede che non ci sia una unica fascia. In più con la legge di bilancio 2019 sono state riviste le regole e quindi le percentuali. Tuttavia il nuovo sistema non è ancora stato applicato. L’Inps per i mesi di gennaio-febbraio-marzo 2019 ha applicato le percentuali in vigore precedentemente e riconosciuto le somme come in passato. In pratica a molti pensionati sono state versate pensioni con somme più alte di quelle previste.

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Conguaglio pensioni giugno 2019, in attesa di risposte e certezze

A questo punto, per recuperare tali somme, si impone la necessità di un conguaglio. E proprio il conguaglio è diventato oggetto di polemica. Se da un lato pare sia tutto pronto perché da aprile i pensionati vedano correttamente applicate le percentuali di rivalutazione, cosa accadrà per le somme percepite in più?

La diatriba o la risposta ancora incerta a tale domanda è ciò che ha spinto Nannicini e Gribaudo, rispettivamente senatore e deputata del PD a presentare una interrogazione urgente nei due rami del Parlamento. Essa riguarda proprio il mese in cui applicare il conguaglio. E qui spunta la sovrapposizione temporale con le elezioni europee in programma a fine maggio.

Si parla della possibilità che il conguaglio possa slittare per ragioni di natura elettorale. Ovvero evitare l’applicazione del conguaglio a maggio in una unica soluzione a giugno per non alterare il clima elettorale. Siamo nel campo delle ipotesi e delle tesi tutte da dimostrare. Nel frattempo si attendono risposte e mosse ufficiali dai ministeri competenti e dall’Inps.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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