Bonus contratto commercio e metalmeccanici 2019 per datore e lavoratore

Pubblicato il 17 Giugno 2019 alle 20:00 Autore: Claudio Garau

Come funziona il sistema dei bonus contratto, con riferimento anche al commercio e metalmeccanica. Perchè sono utili a datore di lavoro e lavoratore?

Bonus contratto commercio e metalmeccanici 2019 per datore e lavoratore
Bonus contratto commercio e metalmeccanici 2019 per datore e lavoratore

Cerchiamo di fare una panoramica, in sintesi, di quelli che sono i principali bonus riservati ai lavoratori e ai datori di lavoro, appartenenti alle categorie commercio e metalmeccanica. Come riferimento abbiamo le normative al momento vigenti in merito: si tratta di incentivi che hanno l’obiettivo di spingere verso nuove assunzioni, e sono frutto o di leggi già vigenti, o di vere e proprie novità.

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Bonus contratto: perché sono utili?

È chiaro che la finalità dei bonus contratto, anche in settori molto ampi come quello del commercio e della metalmeccanica, è quella di contrastare la disoccupazione, in quanto la diffusione e la varietà dei bonus e incentivi economici, tende a ridurre il costo del lavoro. Ne consegue che essi esercitano forte attrattiva verso datori di lavoro e aziende in generale. Sono, insomma, un’occasione vantaggiosa per entrambi i contraenti, nell’ambito di un contratto di lavoro. La legge vigente li differenzia in vario modo: a titolo esemplificativo, ricordiamo i bonus assunzione under 35, i bonus riservati ai giovani (con o senza formazione universitaria) e gli incentivi verso il cosiddetto apprendistato professionalizzante. Vediamo alcuni tra i più significativi, anche in ambito commercio e metalmeccanica.

Bonus contratto: le assunzioni degli under 35 commercio e metalmeccanica

Il decreto Dignità, voluto fortemente dal Ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico, ha previsto – tra le varie misure – una assai importante, rivolta a tutti i giovani fino ai 34 anni di età. Si tratta di un bonus assunzione, valido anzitutto per il 2019 e 2020, ma destinato ad essere prorogato nel tempo, che mira a disporre uno sconto del 50% dei contributi INPS, per i primi 3 anni di contratto. I destinatari, in sostanza, saranno datori di lavoro e lavoratori, assunti però a tempo indeterminato. Si tratta quindi anche di uno strumento di lotta alla precarietà. In particolare, la riduzione si applica esclusivamente all’aliquota, versata dal datore di lavoro, con una soglia massima di sgravio contributivo annuo pari a 3.000 euro. Requisito fondamentale è che il datore di lavoro, appartenente ad esempio al settore commercio o metalmeccanica, non deve avere licenziato nessuno, nella stessa unità produttiva sei mesi prima dell’assunzione del giovane. Inoltre chi assume si dovrà impegnare a non licenziare il neoassunto nei sei mesi successivi.

Incentivi per l’assunzione di donne e over 50

Anche per quest’anno, vige quanto disposto dalla cosiddetta legge Fornero di riforma del mercato del lavoro, la n. 92 del 2012. Essa prevede, nello specifico, un bonus contratto consistente nell’esonero contributivo, per l’assunzione di donne disoccupate da almeno 6 mesi, residenti in regioni svantaggiate o occupate in settori lavorativi caratterizzati da una forte disparità occupazionale di genere; oppure donne disoccupate da almeno 2 anni. Inoltre riguarda i lavoratori di almeno 50 anni di età, che non abbiano un lavoro da almeno un anno. L’esonero del bonus contratto è dato dal fatto che vale per il 50% dei contributi all’Inps e dei premi Inail, ed ha una durata variabile.

Bonus contratto per il Sud

Ovviamente il legislatore ha inteso provvedere anche nei confronti della delicata situazione occupazionale del Mezzogiorno. E lo ha fatto attraverso il cosiddetto incentivo occupazione Mezzogiorno, anche detto incentivo occupazione Sviluppo Sud. Insomma, si tratta di un bonus o agevolazione che vale, esclusivamente, per i lavoratori e le aziende localizzate nelle regioni comprese nel Meridione: dall’Abruzzo e Molise, fino alla Sicilia. I destinatari sono, anche in questo caso, giovani under 35 senza lavoro, oppure over 35, ma senza regolare lavoro da almeno 6 mesi. La misura si rivolge ad assunzioni fatte con contratto a tempo indeterminato o con apprendistato professionalizzante, valide – tra l’altro – per settori come quello del commercio e della metalmeccanica. Inoltre, tale bonus incentiva anche le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a tempo determinato. Tale agevolazione ha particolare forza, dato che comporta l’esonero totale dei contributi Inps per 12 mesi, sino a un massimo di 8.060 euro. Inoltre è cumulabile con eventuali altri incentivi, laddove ne sussistano i requisiti. È chiaro che per avere questo bonus contratto, occorre rispettare alcune regole fondamentali, come la regolarità nel versamento dei contributi e l’osservanza di norme per la tutela della sicurezza e salute sul luogo di lavoro.

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Altri incentivi da ricordare

In conclusione, vale la pena citare, quanto meno in sintesi, alcuni altri incentivi o bonus contratto, attualmente in vigore, e operativi anche nel settore commercio e metalmeccanica. Per esempio, nei confronti di chi assume con il contratto di apprendistato professionalizzante, sono disposti incentivi economici e contributivi. Infatti, è possibile inquadrare l’apprendista sino a 2 livelli inferiori e avvalersi di una contribuzione limitata. E anche per quest’anno, sarà pienamente applicabile il bonus contratto per i lavoratori cassintegrati, assunti da un datore di lavoro. Si tratta di una riduzione contributiva pari al 50% per i primi 18 mesi di contratto, se rientrante nella categoria dei contratti a tutele crescenti; oppure per i primi 12 mesi, se si tratta di un contratto a tempo determinato. In ogni caso, l’agevolazione in oggetto farà riferimento ad una soglia massima annua di 4.030 euro.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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