Scontro Di Maio-Di Battista, il vicepremier “è il nostro Massimo D’Alema”

Pubblicato il 18 Giugno 2019 alle 12:19 Autore: Alessandro Faggiano

Di Battista attacca il vicepremier: “è il nostro Massimo D’Alema”. Di Maio lo snobba: “sono concentrato sulle cose da fare, a partire dal salario minimo”

Scontro Di Maio-Di Battista, il vicepremier "è il nostro Massimo D'Alema"
Scontro Di Maio-Di Battista, il vicepremier “è il nostro Massimo D’Alema”

Anche se dalle parti dell’esecutivo sembra essere tornato il sereno – grazie alla rinnovata sintonia tra Di Maio e Salvini su temi centrali come la riforma fiscale e l’atteggiamento nei confronti di Bruxelles – nella galassia pentastellata torna lo scontro tra il capo politico e il suo alter ego. Parliamo di Alessandro Di Battista (ex deputato e tra le figure più riconoscibili del Movimento) che ha pubblicato di recente un libro dal titolo provocatorio: “Politicamente scorretto”. Il libro è stato lanciato il 17 giugno e sarà disponibile in edicola con il Fatto Quotidiano. Per lanciarlo, Marco Travaglio ha intervistato lo stesso Alessandro Di Battista.

Alessandro Di Battista attacca indirettamente il capo politico del M5S

Per Di Battista, il Movimento 5 Stelle ha subito un processo di istituzionalizzazione che incide negativamente sulla forza del partito. Per l’ex deputato, “ci siamo trasformati (il M5S, ndr) in burocrati rinchiusi 18 ore al giorno nei ministeri. Mentre Salvini al ministero non ci stava quasi mai.” Di Battista scherza – o così sembra – dicendo che “Di Maio è il nostro Massimo D’Alema.”

L’attacco indiretto verso Di Maio riguarda anche l’affermazione di un’azione eccessivamente “politically correct”, che ha tolto forza e freschezza alla compagine pentastellata. Riprendiamo qui un estratto del libro di Di Battista pubblicato in esclusiva sul Fatto Quotidiano;

“Quando li abbiamo costretti a entrare nel nostro di campo, quello delle proposte di buon senso, quello della sobrietà, della passione politica, quello dell’attivismo, della politica come missione, li abbiamo fatti a pezzi noi. Mostri sacri della politica sono stati sbattuti fuori dalle Istituzioni grazie alla nostra intransigenza e al nostro sincero desiderio di cambiare. Siamo sempre stati impertinenti e sfrontati di fronte al potere. Abbiamo il dovere di esserlo anche se al potere ci siamo noi. In fondo non abbiamo davvero nulla da perdere. Non i ruoli, non le poltrone, non la carriera. Ripeto, sono gli altri i politici di professione, non noi.”

Di Maio snobba Di Battista: “sono concentrato sulle cose da fare”

Il vice-premier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico non ci sta e risponde freddamente alle accuse lanciate dal suo compagno di partito, “snobbando”, di fatto, le sue parole. “Non ho letto l’articolo. Sono concentrato sulle cose da fare, a partire dal salario minimo.”

Si può supporre che questo sia solo l’inizio delle schermaglie tra il capo politico del Movimento e uno dei più quotati successori. Di Battista sembra godere anche dell’appoggio di Davide Casaleggio, che lo intervisterà in veste di giornalista.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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