Pensioni ultime notizie: Durigon difende Quota 100 per i contratti di lavoro

Pubblicato il 9 Dicembre 2019 alle 08:30 Autore: Daniele Sforza

Pensioni ultime notizie: parla l’ex sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon di Quota 100 e del lavoro che ha creato. Ecco cos’ha detto.

Pensioni ultime notizie: Durigon difende Quota 100
Pensioni ultime notizie: Durigon difende Quota 100 per i contratti di lavoro

Sulle pensioni ultime notizie riportano le dichiarazioni dell’ex sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon, che intervistato da Libero ha strenuamente difeso Quota 100 e una delle sue finalità per le quali è stata maggiormente criticata, vale a dire la creazione di posti di lavoro. Addirittura l’esponente leghista ha affermato che Quota 100 ha creato più posti di lavoro rispetto al reddito di cittadinanza.

Pensioni ultime notizie: Durigon, “Quota 100 ha creato lavoro”

Durigon si è detto praticamente sicuro che “dei 217 mila occupati in più su base annua registrati dall’Istat a ottobre, sono più i contratti da Quota 100 che quelli dal Reddito di Cittadinanza”. Tra le ultime misure previdenziali, Quota 100 è stata quella che avuto molto effetto sulle persone, secondo Durigon. “Tra Ape Social, Opzione Donna e lavoratori andati in pensione con la misura voluta fortemente dalla Lega si superano le 230 mila unità”. Questa, per l’ex sottosegretario, rappresenta “la migliore risposta a chi sostiene che Quota 100 andrebbe abolita”.

Abolizione Quota 100 creerebbe nuovi esodati

Nonostante le intenzioni di alcune forze in seno al governo (Italia Viva, di Matteo Renzi), Quota 100 non sarà però abolita, né tantomeno modificata, sebbene qualche spiraglio sulla mutazione delle finestre potrebbe avverarsi (forse l’anno prossimo). Quota 100 arriverà quindi a scadenza naturale perché una sua abolizione immediata creerebbe nuovi esodati, con tutte le conseguenze che ben conosciamo e si è vissuti dopo la Legge Fornero del 2011.

Pensioni ultime notizie: la proposta di Nannicini

Ed è proprio su questo tema che è intervenuto il senatore PD Tommaso Nannicini, intervistato da Formiche.net. “Nel 2021 avremo persone identiche che andranno in pensione una a 62 anni e una a 67, il problema esploderà. Serve una riforma complessiva che la superi senza aspettare che il problema generazionale marcisca per altri 3 anni”. Non sono però mancati emendamenti alla Legge di Bilancio finalizzati a un’uscita più rapida da Quota 100 e parallelamente a una rimodulazione dell’Iva sui beni di lusso per ottenere risorse “da investire su giovani, donne, ottava salvaguardia per gli esodati e natalità”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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