Agenzia delle Entrate: accertamenti fiscali fine anno in arrivo. La procedura

Pubblicato il 11 Dicembre 2019 alle 12:46 Autore: Daniele Sforza

Agenzia delle Entrate al lavoro per inviare gli accertamenti fiscali che a partire dal 2020 non risulterebbero più validi. Ecco le ultime notizie.

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Agenzia delle Entrate: accertamenti fiscali fine anno in arrivo. La procedura

Gli ultimi giorni dell’anno sono anche quelli in cui possono arrivare accertamenti fiscali. Il tempismo è perfetto, perché alcuni di questi accertamenti, a partire dal 1° gennaio 2020, non sarebbero più validi, visto che interverrebbero i termini di prescrizione. Per questo motivo gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, in queste giornate di dicembre, sono fortemente impegnate a notificare gli avvisi di accertamento prima che decadano ai contribuenti non in regola con la propria posizione fiscale.

Agenzia delle Entrate: accertamenti fiscali entro quando

I termini di accertamento fiscale 2020 dovranno essere notificati entro il 5° anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione, nell’eventualità di irregolarità della stessa, oppure entro il 31 dicembre del 7° anno seguente alla dichiarazione che non è stata presentata o è stata ritenuta nulla.

Per verificare se il diritto alla riscossione è ancora valido o sia intervenuta la decadenza, bisognerà controllare la data di consegna dell’avviso di accertamento all’ufficiale giudiziario o all’ufficio postale: non dunque quella che si trova sulla notifica del plico.

Agenzia delle Entrate: avviso di accertamento fiscale in prescrizione, gli anni

Pertanto l’Agenzia delle Entrate è tenuta a notificare gli avvisi di accertamento fiscale entro il 31 dicembre 2019 relativi all’anno 2014, in caso di dichiarazione presentata ma irregolare e al 2013 nell’eventualità di dichiarazione omessa. Dunque, se l’avviso di accertamento fiscale relativo al 2014 arriva a gennaio 2020, è necessario sapere che sono decaduti i termini e l’atto è quindi prescritto.

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Come, dove ed entro quando contestare un atto prescritto

In questo caso sarà necessario contestare l’avviso presentando ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale entro 60 giorni dalla data in cui si è ricevuto l’atto. Se l’importo del contenzioso supera i 50 mila euro sarà necessario ricorrere alla mediazione tributaria.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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