App coronavirus fase 2: autocertificazione e tracciamento digitale, cosa cambia

Pubblicato il 3 Luglio 2020 alle 06:33 Autore: Giuseppe Spadaro

App coronavirus fase 2: il lavoro del gruppo guidato da Colao ed incaricato da Conte offrirà soluzioni per la Fase 2. Allo studio app e tracciabilità

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App coronavirus fase 2: autocertificazione e tracciamento digitale, cosa cambia

App Coronavirus per limitare il contagio – Vittorio Colao guida il gruppo di lavoro nominato dall’esecutivo investito della responsabilità di indicare la strada lungo cui far partire la cosiddetta fase 2. In pratica dopo la fase più acuta dei contagi, l’intenzione sembra quella di voler applicare regole che consentano la graduale ripresa delle attività in condizioni di sicurezza.

App Coronavirus, il lavoro del gruppo guidato da Vittorio Colao

Già dalle prime battute, come vi abbiamo raccontato in questo nostro articolo, è apparso chiaro che la tecnologia avrà un ruolo chiave nella organizzazione e nella applicazione delle nuove modalità. Un esempio. In caso di ritorno di un alto numero di contagi proprio la tecnologia e la capacità di tracciare spostamenti e contatti dovranno poter rappresentare una sorta di soluzione per evitare il moltiplicarsi dei nuovi casi. Secondo quanto emerge saranno tracciate le relazioni.

Come funzionerà la fase 2?

Ciò dovrebbe essere possibile grazie alla introduzione di una nuova app con cui andare a sostituire l’autocertificazione cartacea. L’applicazione sarà disponibile sia per iOS sia per Android e dovrebbe essere scaricabile da un sito del governo: la stessa dovrebbe avere la funzione di geolocalizzare gli spostamenti dei cittadini. Inoltre, ha riferito il quotidiano Il Messaggero, si lavora per mettere in piedi un sistema di allerta per segnalare gli spostamenti, specie di individui soggetti a restrizioni – e risultati quindi positivi al virus – ricostruendo tutti i contatti avuti.

Non c’è solo l’app Coronavirus per limitare il contagio. Nella conferenza stampa di venerdì 10 aprile il presente del Consiglio Giuseppe Conte nel parlare dell’incarico conferito al gruppo di lavoro ha fatto esplicito riferimento alla necessità di individuare soluzioni in campi come trasporti e logistica. Probabilmente saranno anche in questo caso determinanti gli strumenti tecnologici potenzialmente disponibili. Sino al 3 maggio resteranno in vigore le misure attualmente in vigore. Però è anche vero che entro quella data sapremo con precisioni quali saranno le successive determinazioni del governo e soprattutto come comportarci quando sarà partita la fase 2.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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