Napoli, in migliaia in piazza per la Terra dei Fuochi, il fronte si spacca

Pubblicato il 30 Ottobre 2013 alle 11:53 Autore: Francesco Di Matteo

 

Mobilitazione generale questo sabato a Napoli  per chiedere allo Stato di prendere provvedimenti per l’annosa questione dei roghi tossici. Ma il fronte sembra essersi già spaccato, tra personalismi e antagonismi, mentre si prepara la prossima grande manifestazione per il 16 novembre.

Sabato a Napoli erano in tanti, non meno di 30.000 i manifestanti, anche se gli organizzatori esagerano: “Siamo più di centomila” urla dal palco Angelo Ferrillo, presidente dell’associazione “Terra dei Fuochi”, unico organizzatore del grande evento. Il corteo è partito da Piazza Dante poco prima delle 17, attraversando il centro della città arrivando a Piazza del Plebiscito, nel cuore di Napoli.

E qui, come molti dicono, è andato in onda il “One man show” di Angelo Ferrillo, il quale ha tenuto sempre il microfono in mano, facendo un lunghissimo monologo. Monologo, però, interrotto dal comitato “No Inceneritore” di Giugliano i quali, dopo i fischi della piazza a Ferrillo che non voleva lasciare il microfono, hanno potuto finalmente parlare e denunciare quanto la situazione sia grave a Giugliano e a Taverna del Re.

Ferrillo è stato durissimo per tutta la durata del corteo: se l’è presa con Bassolino, De Magistris, con la politica in generale. Dal corteo si levano cori inquietanti davanti la questura. “Assassini”, hanno gridato i manifestanti, “ci state uccidendo da 20 anni”.

Grande assente di questa manifestazione è il simbolo di questa lotta, il simbolo dei comitati dei fuochi venuto alla ribalta da quando la questione è diventata di rilievo nazionale: Padre Maurizio Patriciello. Don Patriciello, ormai famosissimo per il suo lavoro nella Terra dei Fuochi, ha disertato la manifestazione.

TERRA-DEI-FUOCHI

Non sono andato a Napoli perché non sono stato invitato” dice il prete su Facebook. “Io in questi mesi ho lavorato con un gruppo di persone che si incontrano settimanalmente per decidere il da farsi. Non c’è un solo comunicato – continua il prete – che non sia stato unanimemente condiviso dal comitato intero e non partecipo alle manifestazioni convocate da un singolo che ho incontrato poche volte e che non apprezza come pensa”.

Le dichiarazioni di Don Patriciello sono solo le ultime di una serie di frecciate che da settimane circolano nel fronte anti roghi. Dalla manifestazione, Ferrillo, sabato, aveva denunciato l’inutilità di questi comitati, che servono per “spartirsi i miliardi di euro in arrivo per la bonifica, insieme ai politici a cui fanno riferimento”. Ma tali denunce sono ricusate dal fronte dei comitati, che, anzi, accusano Ferrillo di voler essere prima donna e di non voler l’unità del fronte.

Alle accuse risponde Raniero Madonna, giovane esponente di #fiumeinpiena, il comitato napoletano che ha organizzato la manifestazione del 16. “Ricusiamo totalmente le accuse di Angelo – dice Raniero – il quale è stato più volte invitato da noi a costituire un fronte unico per prendere scelte condivise tutte insieme. Queste accuse sono chiacchiere da giornale, e ai giornali li lasciamo mentre noi continuiamo nella nostra lotta alla quale si spera che tutti, anche Angelo, prendano parte per risolvere questa annosa questione”.

L'autore: Francesco Di Matteo

Napoletano classe '92. Laureato in Scienze Politiche e delle relazioni internazionali alla Federico II di Napoli nel 2014, è appassionato di giornalismo e in particolare di politica, di analisi politica e di Scienza Politica, in generale. Tesserato a Libera, in passato ha ricoperto la carica di Coordinatore Regionale a livello giovanile nell'Italia dei Valori (2012). Cofondatore dell'associazione Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà. Attualmente collabora anche con "Il Roma" ed è co-fondatore della testata indipendente "Libero Pensiero".
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