Sondaggio Piepoli: fra i “sindaci del cambiamento” maggiore fiducia in Accorinti e Pisapia

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Sondaggio Piepoli: fra i “sindaci del cambiamento” maggiore fiducia in Accorinti e Pisapia

Il quotidiano La Repubblica pubblica un sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli avente ad oggetto il giudizio nei confronti di sei significativi sindaci italiani del “cambiamento”: il torinese Piero Fassino, il milanese Giuliano Pisapia, il sindaco di Roma Ignazio Marino, il napoletano Luigi De Magistris, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il messinese Renato Accorinti.

Fra questi, chi gode della maggior fiducia è il sindaco di Messina Accorinti (54%), tra i fondatori del movimento “No Ponte”, seguito da Giuliano Pisapia (52%): i soli ad andare oltre la soglia del 50% nella fiducia personale. In coda invece fra i sei, il sindaco di Napoli De Magistris (25%), eletto nel 2011 e leader del “Movimento Arancione”.

Nel confronto fra la fiducia nel primo cittadino e il gradimento verso il loro operato, chi risulta ricevere un gradimento più alto è il milanese Pisapia con un buon 49% e soltanto tre punti percentuali in meno della fiducia personale, mentre i “gap” sono più elevati per altri sindaci, ad esclusione di Fassino, al 41% di gradimento contro il 44% di fiducia.

 

Dettagliando il gradimento per settore dell’attività comunale, Pisapia e Fassino ottengono ampi consensi nella attività culturali (65%), mentre nei servizi ai cittadini molto positivo è ancora il dato di Pisapia (57%) a differenza di quello degli altri sindaci. Ottimo giudizio verso le politiche per il turismo di Fassino (58%), così come il sindaco di Torino (che ha raccolto l’eredita dell’amministrazione Chiamparino) è il più gradito anche nei settori della sicurezza e dell’ambiente. Si riduce molto il gradimento verso un po’ tutte le Amministrazioni analizzate per quanto riguarda in particolare viabilità e trasporti, nonché il sostegno al commercio e all’economia cittadina.

Infatti, mentre le iniziative culturali secondo il sondaggio Piepoli risultano essere il “punto di forza” di tutti, i “punti deboli” si concentrano nella viabilità cittadina (è il caso di Marino, De Magistris e Orlando) e nelle attività per il sostegno all’economia (è così in particolare per Fassino, Pisapia, De Magistris e Accorinti): in quest’ultimo caso il dato non sorprende visto il momento di periodo di crisi economica dell’intero Paese.