Rimborsopoli Regione Campania, 52 consiglieri verso il rinvio a giudizio

regione campania

Regione Campania: tinture per capelli, pranzi, giocattoli, cravatte e bottiglie di vino. E’ la nuova frontiera della rimborsopoli campana. Appena due giorni fa, il premier Renzi annunciava ai microfono del Tg2: “Bisogna “abbassare l’indennità dei consigliere regionali e mai più rimborsopoli”. La risposta non si è fatta certo aspettare: 55 avvisi di conclusione delle indagini preliminari sono state fatte recapitare a 52 consiglieri della regione Campania e a tre fornitori di ricevute irregolari. Ricorrenti i reati di peculato e truffa, ipotizzati dal pm Giancarlo Novelli e dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avvio. Il Presidente della Regione, Stefano Caldoro, non è indagato.

Tra i 52, tre sono le figure di maggior spicco che potrebbero creare imbarazzo all’interno dei partiti (o forse no?): il sottosegretario Umberto Del Basso de Caro (Pd) e i senatori di Forza Italia Domenico De Siano ed Eva Longo. Tra le richieste di archiviazione proposte dal pm (13 in tutto) c’è quella di Fulvio Martuciello, già capogruppo del Pdl e oggi assessore regionale alle Attività produttive.

 

Del Basso De Caro è rientrato indubbiamente nella lista dei sottosegretari governativi più chiacchierati dell’esecutivo Renzi: avvocato penalista, eletto per “la trasparenza e la legalità della politica e della pubblica amministrazione” (sic!), già eletto tra le file del Psi nella XI legislatura (’92-’94) e nel Pd nella XVII (da febbraio 2013). Il 28 febbraio di quest’anno, Renzi lo ha nominato sottosegretario alle Infrastrutture. E’ indagato per peculato: promosso.

Domenico De Siano (classe 1958) è il coordinatore regionale di Forza Italia in Campania. All’apparenza un nuovo della politica nostrana: fino alle elezioni di febbraio non aveva mai conosciuto gli scranni succulenti di Montecitorio o Palazzo Madama. Eppure De Siano è in politica da quando portava i pantaloni alla zuava: è stato consigliere regionale, provinciale di Napoli e comunale di Lacco Ameno. Nel 2013 viene eletto senatore col Pdl e continua a mantenere due poltrone su tre (consigliere provinciale e comunale). Quel fascino oscuro della doppia (tripla, anche senatore) poltrona.

Eva Longo (salernitana doc), senatrice di Forza Italia a Palazzo Madama. Eletta per la prima volta il 25 febbraio 2013, professione insegnante. Segretaria della commissione Finanze e tesoro, la sua attività legislativa è molto incentrata sui temi del rispetto ambientale e dell’educazione scolastica. Longo è una delle firmatarie della “parità di genere” nelle liste per le europee e per le politiche (a partire dal 2019).

Tutti i consiglieri indagati, appartengono alla giunta attuale tranne Pietro Diodato, indagato per truffa in relazione all’uso dei cosiddetti fondi per la comunicazione riguardanti la precedente consiliatura. La difesa degli indagati è sempre la stessa: non siamo tenuti a rendicontare le spese perché la legge regionale non lo prevede. Ma i pm non hanno condiviso questa tesi e continuano a ritenere la maggior parte delle spese pazze non compatibili con l’attività istituzionale.

 

Giacomo Salvini