Bari, a poche ore dall’asta e’ già bagarre. Sannicandro smentisce un suo coinvolgimento diretto

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Mancano meno di 48 ore e finalmente conosceremo il destino di quello che sarà il nuovo Bari Calcio. In lizza sembrerebbero esserci 4 cordate. La Fc Bari 1908 di Paparesta e Sperduti, la Fc Bari 1904 guidata dagli avvocati Dalfino e Di Bello e la Ssc Bari guidata dalla londinese Edra con referenti Marcello Felli e Donato Di Campli, tutte già affiliate alla FIGC come da regolamento dell’asta, mentre la quarta dell’imprenditore lombardo Ghirardini potrebbe farlo nelle prossime ore.

Paparesta e Sperduti

In pole position ci sarebbe la Fc Bari 1908 di Paparesta e Sperduti, alle cui spalle pare ci sia nient’altro che Arkady Rotenberg, uno degli uomini d’affari più influenti in Russia. Lui e suo fratello, anche lui miliardario, Boris, erano gli sparring partner a judo del Presidente Vladimir Putincon il quale hanno mantenuto ottimi rapporti. A partire dal 2008 i Rotenberg hanno iniziato l’acquisizione di società controllate dal gigante energetico russo Gazprom e costruiti dalla Stroygazmontazh Corporation (o SGM Group), una delle più grandi imprese di costruzione nel settore dell’energia. Arkady detiene il 51% di SGM e detiene una quota del 26% in Mostotrest, una grande azienda di costruzioni stradali. Arkady possiede inoltre anche il 50% di TPS Avia, un’impresa di costruzioni che ha vinto una gara d’appalto per l’ONU relativo al nuovo progetto aeroportuale di Sheremetyevo vicino a Mosca, il che comprende anche il terminal ONU da 15 Milioni di passeggeri e l’impianto di carico. A livello calcistico sono già proprietari della Dinamo Mosca, uno dei club più forti di Russia.

 

La smentita di Sannicandro

Alle spalle del duo italiano ci sarebbe la Fc Bari 2014 sostenuta da investitori turchi e i cui referenti tricolore sarebbero gli avvocati Dalfino e Di Bello. La cordata turca non sarebbe tra le favorite soprattutto dopo che Calcio&Finanza ha sentito l’assessore allo sport del Comune di Bari,Raffaele Sannicandro, il quale ha smentito categoricamente un suo coinvolgimento diretto nell’affare Bari Calcio e sottolineando il suo duro lavoro per il club barese e la sua città. “Io lavoro per il Comune di Bari e per risolvere la criticità dell’AS Bari in quanto società sportiva ultracentenaria e che rappresenta l’identità e la storia sportiva della città – ha detto l’assessore- Quindi ho creato le condizioni, lavorando su questo tema fin dal 2005 in qualità di Assessore allo Sport del Comune di Bari, perché lo stadio San Nicola potesse essere riqualificato e rimodernato a cura della stessa società di calcio, ovvero di partner privati che siano interessati ad un investimento di questo genere.
Questa modalità di progettualità sono ormai praticate in varie città europee e vede lo stadio come elemento fondamentale per la promozione e la valorizzazione di importanti squadre di calcio (Barcellona, Manchester, Monaco, Aiax, Juventus ecc…).
Sannicandro ha detto anche di essere molto felice che questa idea di binomio perfetto, squadra-stadio, si stia concretizzando con la partecipazione e l’interesse di numerosi gruppi imprenditoriali italiani e stranieri per il “progetto di riqualificazione dello stadio” in sinergia con l’acquisto del titolo sportivo dell’AS Bari calcio.
“Io ho dato le necessarie informazioni sul progetto e sulla città a chiunque abbia chiesto tali informazioni ed in particolare a tutti i soggetti interessati in questo momento all’acquisto del Bari.
Avrò certamente piacere, come tutti i baresi, che l’asta sia aggiudicata al miglior gruppo, ovvero a chi dimostri di essere un gruppo solido economicamente e ineccepibile dal punto di vista etico. Non sono e non voglio essere accostato ad alcun gruppo in quanto io lavoro per il Comune di Bari e per i baresi“.

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