Elezioni Ucraina: sei partiti superano lo sbarramento

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Elezioni Ucraina: procede la conta dei voti in Ucraina: scrutinato l’85,13% delle schede elettorali, comunicano dal Comitato Elettorale Centrale. Il Fronte Popolare di Arseniy Yatseniuk si attesta al 22,04%, poco sotto il Bloc del Presidente Petro Poroschenko e del Sindaco di Kiev Vitaly Klitschko al 21,68% delle preferenze. Terzo per numero di voti l’Unione Samopomich del sindaco di Lviv Andriy Sadovy, che ha preso il 10,93%.

Sorprende il Blocco d’opposizione, erede del Partito delle Regioni dell’ex Capo di Stato Viktor Yanukovich, che si attesta al 9,47% delle preferenze. Superano la soglia di sbarramento ma raccolgono un risultato al di sotto delle aspettative il Partito Radicale di Oleg Lyashko, solo al 7,47% a fronte dei sondaggi che lo vedevano oltre il 10%, e Patria di Yulia Tymoschenko che non va oltre il 5,7%.

ELEZIONI UCRAINA, AFFLUENZA – L’affluenza alle urne si è fermata al 52%: è il dato più basso mai riscontrato nella storia dell’Ucraina contemporanea. Abissale è la differenza di partecipazione tra le regioni occidentali e quelle orientali.

Secondo un’infografica realizzata dall’agenzia di stampa russa RIA Novosti, che prende in considerazione il 70,05% delle schede scrutinate, l’affluenza più alta si è registrata nella regione di Lviv, al confine con la Polonia, dove si è recato alle urne il 70% dei votanti. L’affluenza più bassa, invece, è stata registrata nelle regioni di Donetsk e Luhansk, al confine con la Russia, dove rispettivamente sono andati al seggio il 32,87% e il 32,4% degli aventi diritto.

Nicolai Petro, docente di Politica Internazionale all’Università del Rhode Island, intervistato sempre da RIA Novosti rileva che “queste elezioni sono state un referendum sugli accordi di Minsk e sulla possibilità di concedere l’indipendenza alle regioni dell’Est”.

Petro, rilevando che i partiti contrari agli accordi – Fronte Popolare, Partito Radicale e Patria – hanno raccolto insieme più di un terzo dei voti, ha ipotizzato che Poroschenkopotrebbe appoggiarsi al Blocco d’opposizione per sostenere il processo di pace”.

Per Maria Dejevsky, editorialista del The Indipendent e del The Guardian, sembra che “i risultati delle elezioni abbiano consegnato un mandato più forte ai partiti che già erano al potere; governare l’Ucraina diventerà più semplice grazie all’allineamento dei diversi rami del potere”.

La stessa Dejevsky ha poi aggiunto: “Poroschenko ha mostrato un atteggiamento più pragmatico verso la Russia diversamente da Yatseniuk, che si è sempre dimostrato ideologicamente ostile nei confronti di Mosca; bisognerà capire in quale misura la linea dura di Yatseniuk rispondeva ai suoi bisogni di propaganda elettorale: se faranno parte della stessa coalizione mi aspetterei che fosse la linea moderata di Poroschenko a prevalere”.