Sondaggio IPSOS-MORI per Guardian: gli immigrati per gli italiani sono 4 volte la realtà

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E’ una tipica indagine che nel Regno Unito gli istituti di sondaggi amano fare, ovvero quella di verificare quanto la cittadinanza è informata su alcuni dati statistici e quanto invece i media o la politica distorcono la percezione della realtà. E’ quello che è stato fatto con l’ultima indagine di IPSOS-MORI per il prestigioso giornale Guardian con un orizzonte mondiale, su alcuni dati riguardanti gli immigrati e l’economia

E’ stato chiesto agli intervistati quanto fosse il valore di una certa statistica e le risposte sono state messe a confronto con la realtà per ogni Paese.

Per esempio è stato chiesto a ognuno quanti pensa che siano i musulmani e i cristiani nel proprio Paese. I risultati sono sorprendenti:

 

La disinformazione o l’errata percezione, da qualunque fattore sia causata, è molta, e naturalmente è maggiore nei Paesi che vivono più tensioni dal lato immigrazione ed effettivamente dove la presenza di musulmani è maggiore. Tuttavia le percentuali citate dagli intervistati sono effettivamente lontanissime dalla realtà: i francesi pensano che i musulmani presenti nel proprio Paese siano il 31%, il 29% per i belgi, quando sono solo l’8% e il 6% rispettivamente. Sorprende anche l’opinione di canadesi e australiani, che ritengono che invece del 2% siano il 20% e il 18%

Gli italiani “sbagliano” del 16%, pensando che vi sia 1 musulmano su 5 in Italia, quando sono solo il 4%.

Di diverso tipo l’errore sulla quota di cristiani, che incide su dimensioni ben maggiori, e ha la particolarità di essere spesso un errore per difetto: con l’esclusione di Giappone, Sud Corea e Ungheria negli altri Paesi si pensa che i cristiani siano tra il 14% e il 22% in meno rispetto alla realtà, probabilmente per una percezione sbagliata sul numero degli aderenti alle altre religioni minoritarie.

D’altra parte sul cristianesimo vi è da considerare che molti ritengono, anche a ragione, che i veri cristiani osservanti siano meno di quelli che formalmente sono dichiarati tali.

Un’altra domanda molto importante è quella sul numero di immigrati, e qui sono gli italiani quelli che sbagliano di più i dati, credendo siano il 30% nel nostro Paese, contro il 7% reale, con la maggiore discrepanza, il 23% tra fatti e percezioni. Seguono Stati Uniti, Belgio, e Francia, con il 19% e 18%. Stupisce l’errore degli intervistati polacchi e ungheresi, Paesi in cui gli immigrati sono quasi assenti, ma in cui i suoi cittadini pensano sianoil 16% o 14%

Ancora maggiore l’errore nella percezione di un altro fenomeno scottante sui media, ovvero la disoccupazione. Italiani anora primi per ignoranza, con una percezione del 49% di disoccupazione, il 37% in più rispetto alla realtà, seguiti da sudcoreani, ungheresi e statunitensi

Immigrazione e disoccupazione sono temi gridati sui media, sulla bocca di tutti, spesso con toni allarmistici, strumentalizzati dai populismi che impazzano in Europa e non solo, spesso utilizzati dalla politica per propri scopi, e non stupisce questa percezione distorta dei dati, stupisce di più in altri dati che dovrebbero essere solo statistici, come quello dell’affluenza alle elezioni:

Qui la discrepanza è minore, ma guarda caso in Francia e Italia è sempre alta, sopra il 20%, sono questi due Paesi tra i più ideologizzati, in cui anche un tema come questo viene trattato con toni urlati nell’agone politico, in cui si dice che “la gente non va più a votare” anche se alle elezioni politiche l’affluenza rimane alta.

Il Guardian pubblica questi dati perchè è un grido d’allarme soprattutto per la funzione di informazione che i media dovrebbero avere, ma interessa soprattutto noi italiani, che scopriamo di avere anche questo record negativo di disinformazione, di percezione, e sono poi le percezioni a decidere il voto alle elezioni