Cessione Parma: ultimatum a Taçi

sfuriata Ghirardi

 

Che Ghirardi fosse intenzionato a cedere il Parma non è una novità: è da quest’estate che il presidente dei crociati si era detto non più interessato a continuare la sua avventura nel mondo del calcio.

La famosa goccia che fece traboccare il vaso fu la squalifica del Parma dall’Europa League a causa di alcuni pagamenti effettuati oltre la scadenza; Ghirardi esclamò la famosa frase: “Per me il calcio è morto oggi” e da allora la società emiliana è ufficialmente in vendita. Durante l’estate non era stata ufficializzata alcuna offerta formale e così il presidente emiliano si è trovato con una squadra senza alcuna programmazione ed i risultati si sono visti: il Parma viaggia costantemente in zona retrocessione in Serie A e con l’ultima sconfitta contro la Juventus dal risultato imbarazzante.

Finalmente, negli ultimi giorni, è spuntata una strada che porterebbe alla cessione delle quote di maggioranza societarie detenute da Ghirardi. Il nuovo possibile acquirente è il petroliere albanese Rezart Taçi che dovrebbe versare 25 milioni sul conto del presidente per poter acquistare il Parma, l’imprenditore dell’est Europa, però, si troverebbe ancora ulteriori debiti da saldare e, per questo motivo, la trattativa è in alto mare. Inoltre Ghirardi avrebbe chiesto a Taçi di prendere una decisione definitiva entro la prossima settimana. Vediamo il motivo: oltre alla crisi sportiva e dei risultati, i crociati rischiano un pericolosissimo crack finanziario: entro il fine settimana Ghirardi sarà chiamato a sborsare circa 13 milioni di euro.

La situazione non è delle più tragiche: il presidente emiliano si è già accordato con alcuni istituti di credito per far fronte ai debiti anche nel caso in cui la pista albanese si raffreddasse o si cancellasse del tutto. Nelle ultime ore, oltretutto, vanno diffondendosi delle voci, al momento non confermate, a proposito di una nuova offerta arrivata da una cordata di petrolieri del Qatar aventi già alcuni interessi nella penisola.