Sondaggio TP per Elisir: gli anziani, il tempo libero, gli orti urbani

Il Termometro Politico ha realizzato il consueto sondaggio per Elisir su Raitre, trasmesso il 13 novembre, con metodologia CAWI, occupandosi questa settimana del tema del tempo libero, soprattutto degli anziani, del modo utilizzato per trascorrerlo e degli orti urbani come strumento di occupazione e socialità.

Alla domanda sullla disponibilità di tempo libero, la maggior pate dei rispondenti ha affermato di averne, il 76%, anzi, il 17% di questi di averne anche troppo, presumibilmente disoccupati o anziani ce vorrebbero essere più impegnati.

Da notare che sono maggiormente le donne con il 26%, a non avere tempo libero, rispetto al 20% degli uomini.

Il modo di trascorrere il tempo libero è molto vario, prevale la famiglia e i figli, ma alla pari, e questo è rilevante, con internet, 19%, buona anche la percentuale di chi occupa il tempo libero leggendo, 11%, entrambe superano la TV, al 9%

Le domande si spostano sulla condizione delgi anziani, in crescita nella nostra società, e viene chiesto a cosa viene associata l’idea dell‘anziano in pensione. La risposta prevalente è quella che la collega al maggiore tempo libero, il 58%, solo il 27% a immagini negative, come la salute precaria o la solitudine:

Gli orti urbani

L’argomento principale del sondaggio erano gli orti urbani, la cui conoscenza pare diffusa, solo il 18% ne ignora l’esistenza, tuttavia ben il 48%, quasi la maggioranza, afferma che nella propria area non è implementata come attività. Il che è un peccato perchè la stessa percentuale, il 48%, ritiene sia un’ottima inziativa, mentre un altro 24% pensa che sia positiva, ancorchè insufficiente. Un 13% ritiene che vadano trovate altre soluzioni, non tutti gli anziani sono ex contadini, e il 5% pensa che solo il calore umano serva realmente

Un aspetto curioso ed interessante è che pensa che siano una iniziativa utile il 60% dei 25-44enni, ma solo il 39% degli ultra 65enni, forse poichè chi è realmente coinvolto in quell’età tende ad avere un approccio più realistico e meno idealistico.