Torture Cia: cosa c’è scritto nel rapporto del Senato Usa?

L’intelligence panel del Senato Usa ha impiegato 5 anni per leggere e analizzare attentamente 6,3 milioni di pagine di rapporti Cia in merito alle “tecniche di interrogatorio rafforzate” utilizzate nel periodo post 11 Settembre 2001. Le valutazioni della commissione sono state condensate in un documento riservato di 6mila pagine. Ieri è stata autorizzata la pubblicazione di una sintesi di solo 525 pagine.

Ammissioni

La senatrice Diane Feinstein, a capo della commissione intelligence del senato Usa, ha scritto che senza dubbio i prigionieri della Ciasono stati torturati”. Le condizioni della loro reclusione, così come le tecniche d’interrogatorio e di condizionamento usate nei loro confronti “autorizzate o meno, erano inumane e degradanti”. Dalla Cia finora si sono difesi dicendo che gli interrogatori seppur coercitivi hanno salvato delle vite umane. Conclusione questa respinta senza esitazioni dalla commissione del Senato.

Inefficacia

Nella sintesi pubblicata si può leggere che “l’uso delle tecniche della Cia non era un mezzo efficace per ottenere informazioni accurate”. I duri interrogatori dell’agenzia d’intelligence non hanno fatto altro che alimentare false piste, “visto che sotto tortura i detenuti hanno cominciato a fabbricare informazioni che si sono tradotte in indagini difettose”.

La cattura di Osama Bin Laden non si sarebbe potuta ottenere senza un certo uso della forza durante gli interrogatori, dicono dalla Cia. La Commissione Senato su questo punto ha risposto che “l’informazione fondamentale per trovare Bin Laden è stata raccolta da un detenuto (Hassan Ghul, interrogato dalla Cia a partire dal 2004, ndr) prima che questi venisse sottoposto a tortura”.

Le tecniche d’interrogatorio

Alcune volte i detenuti “venivano privati del sonno anche per 180 ore consecutive, spesso in piedi o in posizioni scomode, con le mani incatenate sopra la testa” in “camere fredde e anguste” in cui venivano diffusi “musica ad alto volume o forte rumore”. Nella sintesi si parla anche di “reidratazioni del retto”, di “bagni in acqua ghiacciata”, di un uso smisurato del waterboarding (annegamento simulato).

Fuori controllo

Il presidente George W. Bush non è stato informato sulle “specifiche tecniche d’interrogatorio della CIA prima dell’aprile 2006“. Secondo i senatori della commissione intelligence, la Cia ha fornito “un ampio ventaglio di informazioni imprecise e incomplete”. Insomma sembra che operasse al di fuori di ogni controllo istituzionale. Addirittura una società controllata da due psicologi, tra gli autori del programma di reperimento informazioni, è riuscita a incassare 81 milioni di dollari dal governo per la sua consulenza in merito alle tecniche d’interrogatorio.