Asta orientale per il Milan: 500 milioni da Peter Lim, ma dalla Cina..

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Da Singapore la notizia che non t’aspetti: Peter Lim, il ricchissimo magnate dell’immobiliare avrebbe fatto pervenire alla famiglia Berlusconi un’offerta di 500 milioni di Euro per l’acquisizione del Milan. Secondo indiscrezioni si parla di una buona parte di quote della società rossonera, ma, ovviamente, bocche cucite in via Rossi a Casa Milan. Dopo Erick Thohir, quindi, un altro tycoon potrebbe sbarcare a Milano. Il derby della Madonnina fa gola in Estremo Oriente.

IL VIAGGIO DI BARBARA – La missione di Barbara Berlusconi, la giovane figlia dell’ex Cavaliere, proprietario del Milan dal lontano 1986, era piuttosto chiara: trovare investitori pronti a sostenere la famiglia Berlusconi nella gestione di una società alle prese con un bilancio poco felice. L’amministratrice delegata rossonera, dopo essere passata per Dubai per risolvere la grana con il main sponsor, Emirates ( rinnovo raggiunto ), ha fatto tappa prima a Singapore, dove ha incontrato Lim, quindi in Cina.

CHI E’ PETER LIM – Figlio di un pescivendolo, Lim si laurea in ragioneria e inizia a lavorare come agente di cambio. Persona timida e riservata ( si dice che non ami stare sotto i riflettori ), da sempre grande appassionato di sport e motori ( ha quote della McLaren Automotive e ha una pista in Malesia ), diventa uno degli uomini più ricchi di Singapore grazie ad un azzeccato investimento immobiliare in Malesia. Da qualche anno il nome di Lim è associato ai più grandi club europei, in particolar modo Manchester United ( è titolare di una serie di locali che pubblicizzano i Red Devils ) e Liverpool ( tante offerte negli anni, ma nessun ingresso in società ).

I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE – Dopo la stima del Milan di circa 750 milioni di Euro da parte della rivista Forbes, Silvio Berlusconi aveva spaventato diversi investitori con dichiarazioni che non davano spazio ad ulteriori interpretazioni. “La maggioranza del club deve rimanere alla famiglia Berlusconi”, aveva dichiarato non molto tempo fa, commentando il viaggio della figlia tra Medio Oriente, Asia e Stati Uniti. Lim, dopo una prima offerta, immediatamente cestinata, di circa 300 milioni di Euro per il 51%, ora ci riprova: 500 milioni per ottenere più della metà delle quote. Il Milan, dopo 28 anni di gloriosa presidenza Berlusconi, diventerebbe singaporiano. Tuttavia, un po’ come successo all’Inter, da fine 2013 diventata indonesiana, a Silvio Berlusconi e Adriano Galliani sarebbe riservato un posto più o meno importante in società.

MADE IN CHINA – Non solo Lim. In Cina, infatti, si fanno insistenti le voci che vogliono il secondo uomo più ricco del Paese, a capo di un colosso alimentare, Zong Quinghou, vicinissimo a formalizzare ai Berlusconi un’offerta da far girare la testa. Il futuro del Milan, insomma, è tra Cina e Singapore.