Rassegna stampa: il ritorno di Berlusconi, Scuola e Rai in Cdm

L’assoluzione definitiva di Silvio Berlusconi nel processo Ruby è la notizia del giorno. “La sentenza della Cassazione che ha confermato l’assoluzione di Berlusconi merita di essere protetta dai rischi di sfruttamento politico. La sentenza non risolverà come d’incanto i problemi politici di Forza Italia e dell’intero centrodestra” scrive Antonio Polito sul Corriere della Sera. “Oggi l’assoluzione viene trasformata in una sorta di amnistia personale o di amnesia nazionale, come se non esistesse una condanna definitiva dell’ex Cavaliere a 4 anni per frode fiscale” scrive Ezio Mauro su Repubblica. Il Tempo e Libero fanno di conto “Ecco quanto è costato il processo a Berlusconi. Non solo migliaia di intercettazioni, indagini, udienze. La caccia alle streghe dei pm milanese ha causato la perdita della credibilità internazionale che ha spalancato le porte a Monti, alle tasse e alla recessione”.  Il Giornale indica il colpevole: “Ilda Boccassini ha costruito un processo sul nulla, facendo cadere un governo e rovinando il Cavaliere. Anche un magistrato come Emiliano si indigna: Chieda scusa. Però rimarrà al suo posto come sempre”. Il Manifesto fa la morale a questa vicenda: “Non c’è motivo per cui il bene non possa trionfare sul male, se solo gli angeli si dessero un’organizzazione, ispirata   a quella della mafia”.

Il Fatto Quotidiano non si occupa di Ruby ma di chi sfascia la Costituzione e non sa spiegare il perché: “Parlano i nuovi padri costituenti del Pd. Scalfarotto: “Dobbiamo uscire dalla palude”. Lauricella: “Se votavo no passavo per schizofrenico”. Di Salvo: “Ce lo chiede l’Europa”. Beni: “Riforma necessaria, a parte un paio di incongruenze”. D’Attorre: “Un sì difficile e sofferto, ma è solo la prima di 4 letture (in realtà è la seconda, ndr)”. Giorgis: “Ho ancora il mal di pancia””

Il Messaggero apre con la riforma della Rai: “Così cambiano le tre reti. Oggi nel Cdm le linee guida della riforma tv: un manager e canali tematici, uno senza spot”. L’altro disegno di Legge in Cdm è quello che riguarda la riforma della scuola: “Bonus ai professori, restano gli scatti di anzianità. Slittano gli aumenti di merito. Ai docenti 400 euro per aggiornarsi. Sgravi per le paritarie, ma non alle superiori” scrive La Stampa.