Sondaggio SWG: il governo si rafforza, arretrano Forza Italia e M5S (03/04)

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Il governo si rafforza nel sondaggio SWG diffuso venerdì 3 aprile 2015. Cresce anche la Lega Nord, mentre Forza Italia e M5S risultano in calo.

Nel consueto sondaggio settimanale dell’Istituto SWG abbiamo le intenzioni di voto per la Camera dei Deputati e alcuni quesiti di natura politica.

Come avrebbero votato gli italiani se si fossero tenute le elezioni il 2 aprile? Il Partito Democratico si conferma il partito che raccoglie più voti, con il 39,4% (+0,8) dei consensi. La principale forza politica di opposizione, ossia il Movimento 5 Stelle, ne otterrebbe meno della metà, assestandosi sul 17% (-0,5). Secondo SWG – ma non per l’istituto Piepoli, come abbiamo visto nei giorni scorsi – il terzo posto spetterebbe a Forza Italia, ora al 14,6%, in calo di un punto rispetto alla settimana scorsa. La Lega Nord, pur rafforzandosi dello 0,6, si classificherebbe come quarta forza politica, grazie al 12,6% dei voti validamente espressi. Questi partiti, come abbiamo visto, hanno un consenso a due cifre, ma oltre ad essi riuscirebbero ad entrare in Parlamento anche altre forze politiche minori. Se lo sbarramento fosse al 3%, come prevederebbe la legge elettorale Italicum-Espositum, il Nuovo Centro Destra al 4,2% (+0,6) e SEL al 3,2% (+0,2) dovrebbero farcela ad accedere al riparto dei seggi, mentre Fratelli D’Italia, con il 2,9%, potrebbe rimanerne esclusa per poco. Detto ciò, l’area di governo si rafforza di un punto e mezzo, perché complessivamente raccoglie il 44,4%, mentre la settimana scorsa avrebbe ottenuto il 42,9%; comunque sia, se il PD non raggiungesse il 40% al primo turno, con la nuova legge si dovrebbe tenere un ballottaggio per l’attribuzione del premio di maggioranza contendibile anche dal M5S.

Cresce leggermente la quota di chi non si esprime, stimata al 46,5%

Sondaggio SWG: i quesiti politici

Analizziamo ora le risposte a due quesiti posti nelle scorse settimane agli intervistati dall’istituto SWG. Il primo riguarda il ricambio generazionale sul mercato del lavoro; per la maggior parte dei rispondenti è molto (25%) o abbastanza (33%) importante che le politiche del Governo si prefiggano questo obiettivo.

Il secondo quesito, improntato al cosiddetto “decisionismo“, ci lascia alquanto perplessi, sia per la formulazione della domanda, sia per le uniche due risposte possibili. Possiamo semplicemente notare che risulta in crescita, al 29%, la quota di coloro che non disdegnerebbero una dittatura di 4-5 anni per ripulire a fondo il paese, senza però specificarne la natura e gli obiettivi specifici.

Da un sondaggio flash – comunicato senza nota metodologica che possa aiutarci a comprenderlo – SWG ci “getta” il dato del 75% degli italiani che chiederebbe interventi per ridurre il flusso di migranti, anche qui senza specificare motivazioni o tipologie di intervento. Vi invitiamo quindi a prendere con molta cautela questo tipo di informazioni.