Sondaggio Lorien: italiani insicuri e vedono futuro incerto, ma ritengono doveroso accogliere i migranti (30/04)

La slide del sondaggio Lorien mostra che per il 77% è doveroso accogliere i migranti, ma pochi li vogliono nel proprio quartiere.

Sondaggio Lorien: tutte le preoccupazioni degli italiani, tra l’incertezza economica e le questioni di ordine pubblico

Molti sono i quesiti della rilevazione di fine aprile dell’istituto Lorien Consulting, che sonda, sotto vari profili, le preoccupazioni degli italiani. Vediamo dunque i principali punti che emergono dal report dell’Osservatorio Socio-Politico di Lorien.

Sondaggio Lorien, lo scenario economico resta preoccupante

Partiamo dalla percezione della situazione economica, che per gli italiani resta particolarmente negativa. Rispetto a novembre vi è stato un calo più marcato del dato di come gli italiani vedano l’economia mondiale; a livello personale, invece, il calo riguarda la percezione della propria condizione professionale.

Tuttavia, nella slide seguente notiamo che negli ultimi mesi forse è possibile riscontrare qualche segnale di lieve controtendenza. Infatti rispetto a gennaio è calato di sei punti il dato di coloro che si sentono colpiti personalmente dalla crisi economica e anche l’indice di stabilità lavorativa sembra essere migliorato:

Gli italiani, nonostante ciò, continuano ad essere abbastanza pessimisti nei confronti dei mesi che verranno, perché l’indice di fiducia nel futuro continua a scendere, ponendosi sotto la soglia del 50%. Quella in Renzi, invece, secondo l’istituto Lorien Consulting sarebbe al 45%, un dato analogo a quello dell’inizio del 2015 ma ben inferiore rispetto ai massimi storici toccati un anno fa durante le elezioni europee dello scorso maggio.

Sondaggio Lorien, italiani combattuti tra esigenza di sicurezza e dovere di accogliere i migranti

Crescono quindi le preoccupazioni degli italiani, come vediamo nella scheda seguente, e l’insicurezza riguarda un po’ tutti gli scenari, dal contesto mondiale – in cui il terrorismo internazionale continua a destare sempre più timori – a quello locale, e persino famigliare.

Questo può spiegare il significato di un ulteriore grafico, che presenta la media dei punteggi indicati dagli intervistati, ponendo 1 come massima privacy e libertà individuale e 10 come massima sicurezza. Gli italiani si collocherebbero attorno al 6,3, quindi leggermente più orientati verso la sicurezza, anche a fronte di restrizioni e controlli aggiuntivi.

Nel contesto nazionale i timori principali sono sempre rappresentati dal lavoro e dalla disoccupazione. Confrontando i dati di febbraio con quelli di aprile emerge una maggiore preoccupazione nei confronti della corruzione (che sale dal quarto al secondo posto nelle priorità degli italiani) e soprattutto delle problematiche connesse all’immigrazione, che si colloca al quarto posto, scavalcando tre posizioni.

Sul versante immigrazione però gli italiani sono combattuti. Da un lato una ampia maggioranza del 77% ritiene doveroso accogliere i migranti e fornire loro servizi d’assistenza, dall’altro le proposte che riguardano un’accoglienza concreta nel proprio quartiere incontrano meno favore da parte degli intervistati.

Le percentuali scendono ulteriormente quando si parla di rom e zingari, perché solo un italiano su tre sarebbe favorevole all’apertura di un campo nomadi regolare nella propria città.

Sondaggio Lorien, in pochi si fidano della politica

Se le preoccupazioni sono molte, di quali istituzioni si fidano gli italiani? Al primo posto Forze dell’Ordine, seguire dal Presidente della Repubblica e dalle Piccole e Medie Imprese. Tutte e tre le istituzioni risentono di un lieve calo rispetto ad aprile. Scende anche la fiducia nelle associazioni, che scivolano dal quarto al sesto posto della classifica, mentre gli italiani tornano a fidarsi di istituzioni religiose e dell’Unione Europea. A chiudere la classifica vi sono come sempre sindacati, banche, governo, parlamento e partiti, tutti in ulteriore diminuzione dallo scorso febbraio.

E forse questo è dovuto anche al fatto che il dibattito parlamentare sulla riforma elettorale sembra aver interessato poche persone. Tre italiani su quattro non hanno capito la riforma in questione, ad esempio, come si nota in questa scheda:

Sondaggio Lorien, le intenzioni di voto al 27 aprile 2015

Infine, le intenzioni di voto degli italiani al 27 aprile sono mostrate di seguito: primo partito resta il PD, anche se cede un punto e si porta al 37,5%. Il distacco è ampio dalla seconda forza politica, rappresentata dal Movimento 5 Stelle, stimato al 19,5%, seguito da Lega Nord al 13,8% e Forza Italia al 12,5%. Stando a questi dati, in parlamento entrerebbero anche SEL al 4,3%, NCD-UDC con il suo 3,9% e Fratelli d’Italia, che conterebbero il 3,2% dei voti espressi validi.