Sondaggio Ipsos: Il Governo deve rimborsare i pensionati (12/05)

Sondaggio Ipsos per Di Martedì: secondo il sondaggio mostrato da Nando Pagnoncelli il governo deve rimborsare i pensionati perché è un diritto

Sondaggio Ipsos per Di Martedì: gli italiani non hanno dubbi, il Governo deve rimborsare i pensionati. Nelle politiche sull’immigrazione Renzi raccoglie maggiore fiducia rispetto  a Salvini, ma viene bocciato sulla gestione dei conti pubblici.

Un diritto resta un diritto e per questo il Governo deve rimborsare i pensionati interessati dalla sentenza della Consulta. E’ questa l’opinione del 62% delle persone intervistate dall’Ipsos per il consueto sondaggio settimanale per Di Martedì. Il 34%,invece, risulta essere preoccupato per la tenuta dei conti pubblici e crede non ci siano abbastanza soldi per effettuare l’operazione globalmente.

Nel secondo cartello mostrato da Nando Pagnoncelli si cambia completamente argomento, restando però sempre sulla strettissima attualità politica. Matteo Renzi ha recentemente dichiarato che il prossimo argomento che affronterà il suo esecutivo sarà il conflitto d’interessi. La notizia è stata accolta positivamente dal 51% del campione, mentre 4 italiani su 10 sostengono che questa scelta sia sbagliata. Per essere più precisi affermano che sia semplicemente un diversivo per non occuparsi di questioni più rilevanti ma spinose come tasse e lavoro.

Come sta gestendo Renzi i conti pubblici? In questa materia, il Presidente del Consiglio viene “bocciato” dalla maggioranza assoluta del campione pari al 54%. La motivazione è semplice ma grave, la tematica viene gestita pensando solamente al consenso elettorale.  Sono d’accordo con l’impostazione del premier il 39% degli intervistati.

Particolarmente interessante la diapositiva di chiusura: Renzi vs Salvini nelle politiche sull’immigrazione. La “sfida” è vinta dal Presidente del Consiglio che raccoglie il 48% dei consensi, distanziando il “Matteo Leghista” di ben 16 punti percentuali. E’ bene sottolineare però che su questa tematica il leader della Lega raggiunge un consenso pari al doppio di quello che attualmente viene attribuito al suo partito.