Rassegna stampa: prime pagine 14 luglio 2015

Prime pagine martedì 14 luglio 2015. Tutti i giornali aprono con l’accordo trovato tra Grecia ed Eurogruppo. “Atene si arrende. Riforme dure in cambio di aiuti” scrive il Corriere della Sera. Per Federico Fubini (Corriere) “la maggioranza guidata da Alexis Tsipras andrà in disfacimento quando dovrà approvare il pacchetto di misure di austerità”. “La Grecia ha cessato di esistere come Stato indipendente” scrive Repubblica. Romano Prodi sul Messaggero boccia l’accordo: “Abbiamo evitato il peggio ma non il male. Con l’accordo di ieri è stata ipotecata l’Europa a guida tedesca”. Per Il Mattino “l’euro è salvo ma l’Europa perde l’anima”. Secondo Maurizio Belpietro (Libero) l’accordo “è la prova definitiva che l’Europa è solo una finzione”.

Il Sole 24 Ore parla di “pericolo scampato (forse) da tutti”. L’Unità chiede di “cambiare l’Europa”. Alessandro Sallusti sul Giornale svela un retroscena “Nell’estate 2011 l’Europa cercò di comprare Berlusconi”. “Comin­cia ora il secondo tempo del dramma greco. Un paese che ha scon­fes­sato i governi dell’austerità, un popolo che ha dimo­strato una grande dignità, i gio­vani che hanno dato fidu­cia alla sini­stra man­dan­dola al governo devono affron­tare una navi­ga­zione peri­gliosa. Senza vol­tare le spalle al loro lea­der, con­sa­pe­voli dell’impossibilità di pra­ti­care la via della giu­sti­zia sociale in un solo paese.” Scrive Norma Rangeri sul Manifesto.