Sondaggio Di Martedì: rispetto alle Europee dimezzata la fiducia verso Renzi

Sondaggio Di Martedì: cartello sull'andamento della fiducia in Renzi.

Sondaggio Di Martedì (Ipsos): torna il sondaggio di Pagnoncelli. Rispetto alle europee dimezzata la fiducia verso Renzi.

L’uomo nuovo, il leader che si è presentato all’opinione pubblica chiedendo e annunciando la “rottamazione” ed il ricambio generazionale all’interno della sinistra e più in generale del politica italiana, insomma il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ora è considerato da quasi un italiano su due un politico come tanti altri. Partiamo da questo dato per analizzare e commentare il sondaggio Ipsos, di Nando Pagnoncelli, trasmesso dalla prima puntata della seconda edizione del Talk “Di Martedì”. La rilevazione presentata da Giovanni Floris e dal Presidente Ipsos evidenzia un sostanziale crollo della fiducia verso il premier negli anni di Governo. Come evidenzia il grafico, l’apice c’è stato dopo le Elezioni europee del 2014, in quel momento l’ex primo cittadino di Firenze godeva della fiducia del 70% degli italiani, addirittura cinque punti in più rispetto al momento dell’insediamento (febbraio 2014). Ad oggi, invece, il dato è praticamente dimezzato, il segretario del Partito Democratico ha la fiducia del 36% degli italiani. Da febbraio a settembre c’è stato un calo del 9%. Non è difficile ipotizzare che oltre al calo fisiologico di consenso incida molto su questa valutazione proprio la scomparsa dell’effetto novità e velocità che aveva spiazzato avversari e minoranza interna all’inizio del mandato.

 

 

Cosa succede se si confronta l’attuale fiducia di Matteo Renzi con quella dei suoi predecessori? Mario Monti ad un anno dal suo insediamento veniva stimato al 43% (+ 7% rispetto a Renzi) mentre Enrico Letta era al 40% (+3% rispetto al suo compagno)

 

 

Sondaggio Di Martedì, la maggioranza degli italiani giudica il Governo inadeguato sull’immigrazione e ininfluente in economia

Brutte notizie per l’esecutivo anche per quanto riguarda le politiche d’immigrazione e l’economia, materie nelle quali la maggioranza degli italiani non giudica positivamente l’azione del governo. Per quanto riguarda l’aspetto economico, c’è un giudizio di sostanziale ininfluenza poiché il 48% ritiene che non sia cambiato nulla rispetto al passato mentre più critico è il giudizio sull’immigrazione. In questo caso per il 55% del campione l’azione è stata inadeguata.