Ballarò minuto per minuto 06/03/2012 [diretta]

ballarò

Amici della grande politica, benvenuti ad una nuova ed entusiasmante puntata di “Tutto Ballarò minuto per minuto”!

Ospite d’onore del programma del martedì sera condotto da Giovanni Floris sarà un vero e proprio big di questo esecutivo: il viceministro dell’economia Vittorio Grilli che, considerando l’interim di Monti, gestisce da oltre 100 giorni dossier delicati e occupa un ruolo di primo piano nella compagine ministeriale.

La “politica” schiera in campo il sindaco di Torino Piero Fassino per il Pd. Una presenza che per forza di cose spingerà “Ballarò” a parlare anche e sopratutto di Tav. La Lega Nord invece delega la sua rappresentanza al romagnolo Gianluca Pini, già ospite in una puntata di quest’anno del programma di Floris.

Le parti sociali sono rappresentate da Susanna Camusso, segretaria della Cgil, e da Giovanni Sabatini dell’Abi, associazione che ha partecipato a molti tavoli di governo e che di recente ha fatto dimettere in blocco il suo gruppo dirigente.

Chiudono il cerchio l’economista Giacomo Vaciago e la filosofa Michela Marzano.

Immancabili come ogni settimana i sondaggi di Nando Pagnoncelli e la copertina satirica di Maurizio Crozza.

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21.05 Inizia la puntata! E Giovanni Floris con celerità sorprendente incomincia subito a presentare gli ospiti. Michela Marzano subito sale in cattedra mentre si parla del più e del meno. Floris segnala come si tratterà di una puntata “ricca di contenuti”. Vittorio Grilli non teme un malcontento generalizzato da parte del paese nei confronti di questo governo. Pagnoncelli segnala come il 29% degli italiani considera l’istituzione “Governo Monti” come quella più fidata in questa fase.

21.10 Poi scatta un servizio-intervista di Alessandro Poggi a Fedele Confalonieri che si trova presso la sede dell’Associazione “Vedrò” vicina a Enrico Letta. Il presidente di Mediaset (“una risorsa per il paese” cfr Massimo D’Alema) cederebbe volentieri la presidenza del Biscione all’attuale inquilino di Palazzo Chigi. Finisce il servizio e scatta la pubblicità. Aspettiamo ora Maurizio Crozza.

21.15 Parte la copertina satirica di Crozza! Il comico genovese inizia scusandosi con il comune di Cuneo, che si è sentito offeso a causa di una battuta della scorsa settimana. Partono una raffica di battute sugli stereotipi dei genovesi e sul loro complesso rapporto col danaro. Poi si lamenta per l’eccessivo costo della benzina. Per adesso poche risate.

21.20 Crozza se la prende con i costi delle commissioni bancarie e si rivolge direttamente a Sabatini dell’Abi. “Abi: Associazione Branchi Italiani” evidenziano l’aspetto mannaro degli istituti di credito. E’ comunque positiva il fatto che nei pagamenti oltre 1000 euro non sia possibile pagare in contante. Si continua a parlare di banche mentre spunta una brevissima imitazione di Al Capone. Il banchiere è il classico lavoro usuraio.

21.24 Meno male che c’è Bossi. E se non lo capite quando parla, meglio. Il Senatùr sembra essere uscito da Guerre Stellari: ha anche un figlio pesce! Oggi il Trota ha chiesto di evitare Facebook e Twitter al Pirellone. Curioso il fatto che oggi abbiano indagato il Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia. A Milano son tutti indagati. Altro che Pirellone: San Vittorone. “Fassino è un grande: l’unico che è riuscito a vincere le primarie nel Pd”. L’uomo di punta fatto a punta, lo smunto dal Signore. Fassino è come Pagnoncelli per Ballarò: un mito!

21.26 Si conclude con Bersani che afferma: “Se tatui la farfallina sulla Camusso non è che gli fanno condurre Sanremo”. Finisce Crozza e parte un servizio di Vixia Portel da Lisbona. Gli inviati di Ballarò si fanno i meglio viaggi! Un tour nella crisi portoghese nel centro di Lisbona, ricordando sempre che questa situazione poteva delinearsi anche in Italia.

21.31 Si torna in studio e il conduttore interroga subito Vittorio Grilli che ricorda l’obiettivo del pareggio di bilancio nel prossimo anno. E non serviranno manovre correttive. Tanti temi da affrontare, a partire dal mercato del lavoro. Per Susanna Camusso bisogna pensare pure agli italiani e non solo all’Italia. E i dati sulla cassa integrazione sono un campanello d’allarme. Bisogna chiedersi come far ripartire la produttività e le nuove regole sul mercato del lavoro non cambieranno la situazione attuale.

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21.36 Grilli non concorda con la Camusso: il governo vuole raggiungere la crescita, ma per farlo deve avere una solida base che gli consenta di partire. La riforma del mercato del lavoro invece potrà aiutare il paese perchè lo adatterà agli standard internazionali e alle altre realtà nazionali. Il segretario Cgil ricorda che in Italia non si stanno facendo cose analoghe alle altre realtà europee, l’ex direttore generale del tesoro ribatte ricordando che dipende a quale paese ci si riferisce. Dibattito interessante.

21.42 Piccolo scontro Pini-Sabatini. Poi il leghista se la prende con la tesoreria centrale. Del resto è stato uno dei degli aspetti più criticati, assieme al tema del patto di stabilità dalla delegazione dell’Anci che oggi ha incontrato il governo. Grilli e il deputato del Carroccio non si trovano. Del resto le tesorerie degli enti locali sono nelle banche locali che finanziano le attività del territorio. Come mai il governo non ha fatto nulla come, per esempio, prendere parte dei soldi della Bce per metterli nella tesoreria centrale.

21.48 Un cartello segnala le richieste dei comuni, e del resto ora tocca a Piero Fassino che oggi ha incontrato il governo. Per l’ex segretario nazionale dei Democratici di Sinistra i problemi stanno nell’alto debito pubblico. Il rientro dal debito infatti per la comunità nazionale non può che essere molto più oneroso. Oggi come oggi il Patto di Stabilità non garantisce tecnicamente la tanto sbandierata equità del governo Monti.

21.53 Antonio Polito analizza gli squilibri dell’attuale sistema politica: il PdL è messo male nei sondaggi, non ha una leadership forte e l’alleanza con la Lega volge al termine. Il Pd perde le primarie e la Lega Nord ha problemi giudiziari. Non è detto che questi partiti sopravvivano. Alle prossime elezioni politiche potrebbero esserci nuove sigle ma questa situazione potrebbe non favorire l’esecutivo retto da Monti perchè ciò che serve in questa fase è una grande coalizione. Ora pubblicità, ripartendo dai prezzo.

21.59 Riparte il programma con un servizio di Poggi che inizia da una riunione di “anticrisi” della Acli di Monselice. Sostanzialmente un seminario su come risparmiare e volendo anche su come non farsi fregare vista la crisi. Poi un viaggio nelle campagne del nord. Il tutto sempre all’insegna della crisi.

22.06 Floris chiede a Vaciago come mai Monti intende spostare le tasse sull’Iva. Per l’economista si intende puntare più sulla produzione e aumentare l’aliquota dell’Iva per ridurre altre forme di tassazione. L’illegalità è comunque una piaga troppo forte e occorre un’educazione alla legalità. Osservazioni anche del cardinale Dionigi Tettamanzi. Il conduttore ne approfitta per elencare gli indagati della Regione Lombardia. Ne manca solo uno dell’ufficio di presidenza. “Adesso si preoccuperà, l’ultimo degli indiani” afferma Floris. Casomai l’Ultimo dei Moicani.

Approfittiamo degli elementi di econometria esposti in questo momento del programma per la nostra…

Nota di colore: il padrone di casa Giovanni Floris indossa il solito gessato, stavolta di colore grigio, abbinato ad una camicia bianca ed una cravatta rossa con decorazioni bianche. Il Sottosegretario Grilli si presenta nel salotto di “Ballarò” anche lui con un gessato, di colore però nero, abbinato ad una camicia bianca ed una cravatta nera con pallini bianchi. Susanna Camusso indossa una giacca azzurra su una maglia blu scura, mentre per Sabatini la giacca è di colore grigio, su camicia bianca e cravatta azzurra. Il Leghista Pini, anzichè indossare una cravatta del classico verde Lega Nord, la sostituisce con una a strisce di diverse tonalità di verde: che sia un segno che a Via Bellerio qualcosa sta cambiando? Bando alle ciance, la Professoressa Marzano indossa un maglione celeste con collo alto, mentre Antonio Polito indossa anche lui un gessato (che Floris, alla lunga, abbia influenzato i suoi ospiti?), abbinato ad una camicia bianca ed una cravatta di maglia color verde acido. Giacca nera e tonalità scure per Piero Fassino, mentre giacca marrone, camicia azzurra e cravatta nera a pallini per il Professor Giacomo Vaciago.

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22.17 Susanna Camusso propone di pagare alcuni stipendi in titoli di stato. E si lamenta con Grilli: non viene quasi mai ai negoziati. Il viceministro ribatte ricordando alla sindacalista che a volte è necessario anche andare in Europa. Michela Marzano chiede una definizione di “equità”, perchè non ha chiaro cosa si intenda. Poi cita la “giustizia sociale” nella campagna di Hollande. Ma in questo modo non rischia di aiutare i “tecnocrati”?

22.22 Grandi applausi per la Marzano, la Camusso contesta la risposta di Grilli sull’Iva. Il viceministro ricorda che il suo ruolo non gli permette di lamentarsi e basta. E in ogni caso questa sera non ha ascoltato proposte alternative, ma solo lamentele. Scontro frontale tra la sindacalista e il viceministro, che non perde la calma e non dispone di una claque.

22.28 Piero Fassino chiede un bilanciamento tra tutti i capitoli della pubblica amministrazione. Grilli continua a dare risposte manco fosse un one man show. Il sindaco continua a parlare di Torino citando gli uffici giudiziari della città. E continua a parlare di Patto di Stabilità. Ma è tornato il tempo per la pubblicità prima di parlare degli immobili della Chiesa.

22.37 Un servizio di Marzia Maglio approfondisce lo spinoso tema dell’Imu alla Chiesa. Un giro in un Bed & Breakfast di proprietà religiosa. La tematica è quanto mai complessa e la gente sembra non essere preparata su questo argomento.

22.44 Si torna in studio e tanto per cambiare la parola ritorna a Grilli che evidenzia le linee guida del governo su questo tema legato alla riscossione dell’Imu a partire dal 2013. Dopo oltre un’ora torna a parlare Pini che evidenzia come la stessa Chiesa non si comporti in maniera molto chiara. All’esponente leghista viene un dubbio: le pensioni e la loro riforma mirano a far casa e non a dar vita ad una riforma di carattere strutturale. Ma perchè allora il governo ha ridato dei soldi alla Morgan Stanley il 3 di gennaio?

22.48 Grilli contro tutti: ribatte a Pini che cita continuamente internet (leggerà pure il nostro sito) contesta il viceministro che ricorda come si sia trattato di un semplice pagamento di un debito. Sabatini segnala come, quando non si paga un credito, si rischia di mandare in default un paese. L’esponente dell’Abi parla dell’alto risparmio privato italiano e elogia la parsimonia delle nostre famiglie. Occorre tra l’altro puntare sull’evasione.

22.54 Giacomo Vaciago segnala come un freno alla crescita economica è rappresentato dalla lentezza della giustizia civile. La stessa riforma del mercato del lavoro, e lo spinoso tema dell’articolo 18, è conseguenza di questa lentezza giuridica.

22.59 Di fatto il programma è una lunga intervista al viceministro dell’economia. Che ribadisce l’obiettivo dell’azzeramento del rapporto deficit/Pil. La Camusso corregge il professor Vaciago. La Marzano elogia il sistema dell’istruzione pre-universitaria in Italia. Cita Sen prima che Floris si metta a parlare di Davide Boni. Parte un servizio di Scazzolla sull’argomento.

23.05 Interessante servizio sui bilanci del partito: An e Democrazia è Libertà esistono ancora! E il Pd affitta le sede dalla Fondazione degli ex Ds. La Lega Nord invece predilige le sedi di proprietà. La federazione provinciale milanese dell’Idv paga l’affitto…a Di Pietro. I finanziamenti privati sono cospicui. Allora i partiti non sono così impopolari?

23.10 Ora tocca ai dati di Pagnoncelli: l’aumento più sentito dei prezzi è quello dei prezzi in generale. Poi carburanti e bollette. Meno Irpef più Iva? La maggioranza è d’accordo. L’opinione pubblica al 46% non vuole una grande coalizione dopo le prossime elezioni. Il 45% oggi non voterebbe o è indecisa. Il Pd al 27.4%, PdL al 22%, Lega Nord 10%, Idv 8%.

23.11 Le primarie sono gradite dal 65% degli intervistati. Sulla Tav: il 58% concorda con il completamento dell’opera. Il governo Monti è considerato dal 76% come “decisionista”. E ciò fa bene all’Italia secondo l’80%. Il miglior premier nei prossimi cinque anni può essere Monti.

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23.15 Antonio Polito ha il compito di far capire come nonostante gli italiani siano delusi reputano importante fare delle riforme strutturali. Anche perché la gente è stanca della politica. Sopratutto di quella degli ultimi tre anni. Lo scandalo del Pirellone è la crisi dei partiti all’ennesima potenza.

23.18 Sembra essere arrivati da “Roma ladrona” a “Milano ladrona”. Per Pini il caso, così ha deciso la Lega, il caso verrà valutato con obbiettività ma al tempo stesso, se necessario, con severità. Per l’editorialista del Corriere della Sera Boni dovrà autosospendersi dalla Presidenza del Consiglio Regionale.

23.20 Mentre scorrono i titoli di coda Fassino elogia gli amministratori onesti. A Torino del resto si amministra bene. “Ecco perchè continuate a vincere le elezioni ogni volta” esclama Polito. Sembrano essere tornati i tempi di quanto il Riformista era la voce dei liberal della Quercia. La Marzano parla di patto sociale e cita involontariamente una canzone di Elio e Le Storie tese. Subito dopo parla di Platone.

23.22 Fassino afferma di fare politica “Per Passione”, ricordando il titolo di un celebre libro. Discussione filosofica sulla strumentazione prima dell’intervento di Grilli che parla di navi che devono arrivare al porto. Floris chiede se il viceministro sa di essere di destra o di sinistra. Non risponde. Sa di non sapere. Cita anche lui Platone, ma forse era più adatto Socrate.

Finisce la puntata. “Alè”.

 

E ora ecco a voi il nostro pagellone!

GRILLI – 6,5 – Perfettamente in linea con i suoi colleghi di Governo, preciso, chiaro e puntuale. Che aggettivo gli mettiamo? Quello che, oltre “tecnico”, è un termine leitmotiv di questo Governo. SOBRIO

CAMUSSO – 5,5 – Interviene spesso nella discussione, ma tende ad essere troppo generica. SEMPLICISTICA

FASSINO – 7 – Mentre intervengono gli altri sembra quasi non esserci, salvo poi intervenire sempre con competenza ed incisività quando è il suo turno. INCISIVO

SABATINI – 5,5 – Ha poco spazio, ed è molto tecnico. IN DISPARTE

PINI – 6,5 – Ormai assiduo frequentatore del salotto di “Ballarò”. il Leghista Pini è lontano come sempre dallo stereotipo del Leghista volgare barbaro in camicia verde. Pini, addirittura, chiede scusa al Sottosegretario Grilli quando, senza volerlo, gli sta parlando sopra. Nonostante i modi pacati (che in genere a “Ballarò” non pagano…), non è assente dal dibattito. Per questa sua caratteristica, anche questa volta useremo l’appellativo che gli assegnammo varie puntate fa. LA FORZA TRANQUILLA

(per continuare la lettura cliccare su “5”)

MARZANO – 6,5 – Si prende un applauso che fa invidia anche all’orchestra della Scala dopo aver chiesto che fine ha fatto la giustizia sociale. E’ una Professoressa, ma il suo atteggiamento è diverso da molti suoi colleghi, dall’atteggiamento più “baronale”, che passano dalle parti di “Ballarò”. PROFESSORESSA MODERNA

POLITO – 5 – Arriva dopo, interviene e non lascia il segno. COMPARSA

VACIAGO – 7 – Ovviamente in collegamento, il Professor Vaciago, ormai habituè di “Ballarò”, parla con estrema competenza, e quando parla tutti ascoltano silenziosamente i suoi preziosi contributi sullo stato dell’Economia e su cosa fare. VATE

FLORIS – 6 – Anche questa volta puntata tranquilla, e c’ha poco da fare. Di questo passo diventerà un fannullone, e forse e per questo che non invita mai Brunetta. POCO LAVORO