Sondaggio EMG per Tg La7: il PD continua ad arretrare, M5S si consolida al ballottaggio (23/11)

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Presentato nel corso del Tg La7 condotto da Enrico Mentana di lunedì 23 novembre il settimanale sondaggio EMG sulle intenzioni di voto ai partiti e nei diversi possibili scenari di ballottaggio.

Prosegue il graduale ma ormai costante arretramento del Partito Democratico, che anche questa settimana registra una variazione negativa di qualche decimale rispetto alla precedente rilevazione e si attesta al 30,5%. Distante ormai meno di tre punti percentuali il Movimento 5 Stelle, stabile al 27,6%, mentre a crescere leggermente è la Lega Nord di Salvini che raggiunge il 15,3% probabilmente favorita dal clima politico successivo ai fatti di Parigi. Pressoché invariato il dato di Forza Italia al 12,1%. Sempre nel centrodestra è stabile Fratelli d’Italia al 4,9% così come alla seconda settimana di rilevazione non varia il dato di Sinistra Italiana al 3,5%: come osservato la scorsa settimana, il valore più basso fra tutti gli istituti. A chiudere il quadro, Area Popolare (NCD-UDC) non va oltre il 2,9%, a ridosso della soglia di sbarramento fissata dall’Italicum. Da sottolineare, infine, come secondo il sondaggio EMG crescano ancora di qualche decimale sia coloro che dichiarano di volersi astenere (42,2%) sia gli indecisi (17,6%).

Questa settimana gli scenari di secondo turno presentati dal sondaggio EMG sono tre, con l’ipotesi di un ballottaggio che lasci fuori il PD (in virtù della flessione costante dell’ultimo periodo) che viene per la prima volta sondata dall’istituto di Masia. In caso di secondo turno fra il partito di Renzi e il Movimento 5 Stelle si consolida il vantaggio dei “grillini”con il 52,2%, mentre si riduce sempre più il vantaggio che il PD riuscirebbe ancora a conservare in caso di ballottaggio con un listone di centrodestra (51,8 a 48,2). Il risultato più netto nelle simulazioni di ballottaggio di questa settimana si avrebbe nella terza e ultima delle ipotesi: il Movimento 5 Stelle raccoglierebbe infatti il 53,6% delle preferenze a fronte del 46,4% di un listone di centrodestra.