Sondaggi politici, elezioni USA: Trump è il più impopolare tra gli elettori indipendenti

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Sondaggi politici elettorali, elezioni USA: Trump impopolare anche tra gli indipendenti

Se è vero che le elezioni si vincono anche (e soprattutto) al centro, per Donald Trump le prospettive non sono certo rosee. E’ questo quanto emerge dalle ultime rilevazioni effettuate dall’Huffington Post statunitense e da Gallup, che hanno analizzato il tasso di popolarità dei vari candidati alle primarie – sia repubblicane che democratiche – per la corsa alla successione a Barack Obama alla Casa Bianca.

Come evidenziato dalla rilevazione condotta da Gallup, Trump è il candidato repubblicano più impopolare non solo nell’elettorato democratico, ma anche in quello che si ritiene indipendente – che, come abbiamo già visto in un recente sondaggio, sono la maggioranza relativa nell’elettorato statunitense. Se il rating netto tra favorevoli e sfavorevoli all’interno dell’elettorato dem raggiunge addirittura quota -70% – quasi il doppio rispetto al secondo classificato GOP, ovvero Ted Cruz – non meglio va sul versante degli indipendenti, con un -27%, più del doppio rispetto al -13% di Jeb Bush, il secondo candidato repubblicano meno popolare tra gli indipendenti.

Sondaggi politici, elezioni USA: l’impopolarità di Trump

Lo scarso feeling complessivo con l’elettorato da parte di Trump – del cui supporter medio è stato recentemente tracciato un profilo – è confermato anche dall’Huffington Post, che però sottolinea il trend crescente da parte del miliardario rispetto a 6-7 mesi fa.

Tuttavia, come sottolineato dallo stesso Huffington Post, Trump resta ancora il favorito per la corsa alle presidenziali nelle primarie repubblicane.

In realtà, come spiega Nate Silver sulle pagine di FiveThirtyEight, il recupero di popolarità attuato da Trump va circoscritto soprattutto agli elettori repubblicani, con un contraltare rappresentato da una progressiva erosione di popolarità sia tra gli elettori dem che – soprattutto – tra quelli indipendenti.

Ciò ha neutralizzato i passi avanti effettuati da Trump nei primi tempi, come evidenziato anche dal grafico sulla popolarità di cui sopra: se da giugno a fine ottobre il tasso complessivo di popolarità di Trump è salito dal 25 al 37%, negli ultimi 2 mesi è invece rimasto sostanzialmente invariato. Il tutto a fronte invece di un ulteriore aumento del tasso di impopolarità, passato dal 54% di fine ottobre all’attuale 56.3%.