Merkel insiste: “Juncker a capo della Commissione Ue”

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Sembrava aver cambiato strada. Invece Angela Merkel insiste: Jean-Claude Juncker a capo della Commissione europea. La cancelliera tedesca lo ha ribadito oggi davanti al Bundestag. Nel frattempo fonti del governo tedesco hanno smentito l’ipotesi di un contatto tra Merkel e Hollande per lanciare la candidatura di Christine Lagarde.

Parlando alla Camera bassa tedesca, Merkel ha precisato che nei negoziati sul futuro presidente della nuova Commissione cercherà di raggiungere “il miglior risultato possibile per tutti”. Il nome però resta lo stesso: “Io ho molti colloqui con i leader europei in cui mi impegno per la nomina di Jean-Claude Juncker”.

E sull’ipotesi che la Gran Bretagna possa uscire dall’Ue nel caso in cui Junker dovesse essere scelto quale presidente della Commissione, la cancelliera ha dichiarato: “Germania e Regno Unito condividono valori e interessi. È una grossolana negligenza essere indifferenti a che la Gran Bretagna sia dentro o fuori l’Ue”.

Merkel cercherà di evitare il braccio di ferro ma il premier britannico David Cameron non sembra intenzionato a fare passi indietro: con lui potrebbero schierarsi il primo ministro svedese Fredrik Reinfeldt (non sarebbe la prima volta che Londra e Stoccolma giocano le partite europee sullo stello lato del campo) e quello olandese Mark Rutte, dando vita a una sorta di fronte anti-Juncker.

Nelle scorse ore la sfida per la presidenza della Commissione europea sembrava essersi arricchita di un nuovo nome: quello di Christine Lagarde, a capo del Fondo Monetario Internazionale. Ieri sera il Telegraph ha rivelato che la cancelliera tedesca Angela Merkel avrebbe contattato il presidente francese François Hollande per sondare l’ipotesi di lanciare Lagarde ai vertici di Bruxelles. La reazione di Hollande sarebbe stata fredda: il presidente francese avrebbe fatto notare a Merkel  che per l’Europa non sarebbe conveniente perdere il posto al FMI.

Anche l’agenzia Reuters ha scritto del contatto tra Hollande e Merkel citando fonti  dell’Eliseo. Un portavoce del governo tedesco ha però smentito la notizia.