Sondaggi USA: Clinton nettamente avanti a Trump

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Sondaggi USA: Clinton nettamente avanti a Trump

Hillary Clinton sembra essere in netto vantaggio su Donald Trump. Questo è l’attuale scenario nella corsa verso la Casa Bianca per le presidenziali USA del prossimo novembre in attesa dei due principali duellanti, in attesa dell’incoronazione ufficiale che avverrà nelle rispettive convention dei due principali partiti – repubblicano e democratico – previste nella seconda metà di luglio.

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Secondo l’analisi condotta dagli esperti di Fivethirtyeight (FTE), la situazione attuale – prendendo in rassegna i sondaggi in circolazione – concede alla Clinton più di 3 chances su 4 di vittoria finale. In termini di voti assoluti, l’ex first lady avrebbe oltre 6 punti di vantaggio sul tycoon repubblicano, conquistando più di 340 grandi elettori, 70 in più della maggioranza assoluta.

Le percentuali di vittoria della Clinton si mantengono al di sopra del 70% anche negli altri 2 scenari analizzati dagli esperti di FTE. Utilizzando una media “ponderata” dei sondaggi – cioè incrociandoli con lo storico elettorale ed altri fattori collaterali, come per esempio l’economia – le possibilità della Clinton “scendono” al 71%. Diverso il trend in caso di ipotesi di voto immediato: se ci si dovesse recare oggi alle urne, l’ex first lady avrebbe quasi 4 possibilità su 5 di trionfo finale.

Sondaggi USA: le difficoltà di Trump

Ad indebolire Trump potrebbe essere lo scarso appeal in determinati settori della società statunitense, tradizionalmente appannaggio dei GOP. E’ il caso per esempio dei laureati bianchi, un tradizionale “feudo” repubblicano in cui il tycoon sembra avere qualche problema a sfondare.

Inoltre, nei cosiddetti “swing states” – cioè gli stati federati in bilico, che potrebbero rivelarsi decisivi per la corsa alla Casa Bianca – la Clinton sembra in grado di fare meglio anche di Barack Obama, strappando ai repubblicani i 15 grandi elettori della North Carolina – conquistata nel 2012 da Mitt Romney con 2 punti di vantaggio sullo sfidante dem.

Ed è proprio in uno dei più importanti che la Clinton potrebbe avere vita più facile di Obama: è il caso della Florida, conquistata da Obama 4 anni fa con pochi decimi di margine su Romney.

A fare la differenza qui – secondo gli esperti di The Upshot (New York Times) – potrebbe essere il progressivo calo della percentuale di bianchi non ispanici registrati nelle liste elettorali (passata dal 78% del 2000 all’attuale 66%) con un contestuale aumento dei voti ispanici, fetta della popolazione in cui Trump non sembra ottenere un particolare consenso, specie dopo aver avanzato l’idea di costruire un muro tra USA e Messico per frenare i flussi migratori verso nord.

(grafici tratti da fivethirtyeight e newyorktimes-the upshot)