L’emiro e il presidente: la lotta per il potere in Nigeria

Continuano le manovre elettorali in Nigeria. L’ultima sottolinea la spaccatura tra le èlite del Nord e del Sud del paese che, nelle prossime elezioni, si giocheranno il dominio sul paese. Dopo la morte dell’emiro di Kano, la più importante città del Nord, un uomo è stato nominato in quella carica dal governatore dello stato. L’emiro di Kano è una delle più influenti autorità religiose del paese.

Per capire fino in fondo questa notizia bisogna sapere il nome del personaggio che è stato nominato in quella carica: si tratta di Sanusi Lamido Sanusi, ex governatore della Banca centrale sospeso dal presidente della Nigeria Goodluck Jonathan per “imprudenza in materia finanziaria” nello scorso febbraio.

In realtà tra i due era in corso uno scontro senza esclusione di colpi. Lamido Sanusi è il rappresentante del Nord, di religione musulmana. Goodluck Jonathan è invece un uomo del sud, di religione cristiana. Lo scontro tra i due era chiaramente per creare le condizioni migliori, per le classi politiche e le lobby economiche contrapposte del nord e del sud, per affrontare il prossimo scontro elettorale da una posizione favorevole.

Sanusi Lamido Sanusi

Uno scontro senza esclusione di colpi, dicevamo. In effetti in febbraio Lamido Sanusi era andato giù molto pesante: aveva denunciato senza mezzi termini la corruzione della compagnia petrolifera nazionale e aveva riferito in senato della perdita stimata di 20 miliardi di proventi petroliferi tra gennaio 2012 e luglio 2013 attribuibile alla corruzione.

Lamido aveva parlato di un vero e proprio sistema per sottrarre risorse allo stato e alla popolazione. Un sistema – aveva spiegato – che è facile creare nei paesi con una classe politica corrotta. Un sistema – aveva aggiunto – che fa fare un sacco di soldi senza lavorare e senza temere provvedimenti dalle autorità.

Dopo queste parole, Lamido era stato silurato dal ruolo di governatore della Banca Centrale. Ora però è finito in un posto di potere che per il potere federale di Goodluck Jonathan è ancora più pericoloso.

La sua nomina non sarà senza conseguenze. Già in queste ore si parla di scontri a Kano tra sostenitori e contrari alla nomina Lamido Sanusi. Non è superfluo poi ricordare che tutto questo accade mentre nel Nord della Nigeria Boko Haram sembra poter colpire indisturbata e detiene quasi trecento studentesse rapite a metà aprile.