Ferrero compra la Sampdoria, la vuole come Ben-Hur

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Siamo abituati a venire a conoscenza, a volte con mesi di anticipo, dell’intenzione di un presidente di vendere la propria squadra di calcio e, proprio per questo, la notizia della cessione della Sampdoria a Ferrero, di cui non si era mai vociferato in passato, è sembrata un fulmine a ciel sereno.

Il malcontento dei tifosi nei confronti della società dura dall’anno della retrocessione in B, clamorosa visti i risultati della stagione precedente, e della cessione del duo Cassano-Pazzini. Le male lingue avevano più volte accusato Garrone e la società di taccagneria e qualcuno aveva anche auspicato la vendita della società a chi avesse intenzione di investire, ma che le trattative con Ferrero fossero avviate da due anni e mezzo nessuno lo poteva immaginare. La conferenza stampa di questa mattina, convocata da Garrone per annunciare la cessione della Sampdoria, ha lasciato molti a bocca aperta.

“I nostri obiettivi al momento dell’acquisto della Sampdoria – spiega Garrone – erano due ed erano chiari: il primo era quello di mettere in sicurezza la società, il secondo quello di passare la mano. Negli ultimi tre anni abbiamo reso la Sampdoria solida finanziariamente: il club ha un patrimonio sportivo valido e un amministrazione solida e competente. Ci sono idee e progetti che salvaguarderanno il futuro, permettendo altre fonti di introiti, come l’idea stadio e il rifacimento o l’individuazione di un nuovo centro sportivo. Solo stamattina, dopo vari consigli di amministrazione, posso annunciare che la Sampdoria ha un nuovo proprietario, Massimo Ferrero, al quale auguro di fare meglio di quanto ho fatto io.”

Il nuovo presidente, nato a Roma nel 1951, è un produttore cinematografico, a capo del Ferrero Cinemas Group e della Massimo Ferrero Cinemas. Presentatosi stamattina, per la prima volta ai tifosi blucerchiati, ha detto: “Io sono molto felice e molto ispirato. I miei predecessori, prima Mantovani e i Garrone sono inimitabili, sono uomini che hanno fatto l’Italia. E io spero di continuare ciò che hanno fatto loro. Non vi dirò le cifre dell’acquisto della Sampdoria perché non mi occupo di numeri: io faccio cinema e sono un tifoso di calcio. Posso solo nuovamente dirvi che è stato fatto il bene della Sampdoria, non il mio né quello dei Garrone. Mihajlovic? È il numero uno, sono un suo grande fan. Un ritorno di Cassano dopo il Mondiale? Perché no? Sarà una decisione però che prenderà Mihajlovic. Io voglio vincere, voglio promettere grandi vittorie e un calcio-spettacolo. Un paragone con un film? Voglio una Sampdoria come Ben-Hur.”

In bocca al lupo dunque a Massimo Ferrero, nella speranza che i tifosi della Sampdoria possano ritrovare fiducia nella società.