Palestinese di 13 anni ucciso da soldati israeliani

Un ragazzo palestinese è stato ucciso nella notte tra giovedì e venerdì da soldati israeliani. Il ragazzo è morto a Dura, villaggio della Cisgiordania nei pressi di Hebron, dove le forze armate di Tel Aviv da giorni sono impegnate nella ricerca dei tre ragazzi israeliani rapiti la settimana scorsa.

Mohammed Dudin aveva 13 anni: 16, stando a quanto scritto da altre agenzie. È stato colpito dal fuoco israeliano. L’esercito di Tel Aviv ha spiegato che i soldati hanno sparato perché contro di loro sono state lanciate pietre e bombe incendiarie. Mohammed Dudin è il secondo palestinese ucciso negli ultimi giorni, da quanto Israele ha cominciato a setacciare Hebron alla ricerca dei tre ragazzi scomparsi.

Secondo quanto riferito dalle forze armate israeliane, i reparti di Tel Aviv hanno effettuato operazioni anche a Kalandia, Deheishe e Arura, tutti insediamenti della Cisgiordania. La popolazione palestinese in alcuni casi ha opposto resistenza. Un portavoce dell’esercito israeliano ha spiegato che le truppe di Tel Aviv hanno aperto il fuoco quando si sono sentite in pericolo. Almeno tre palestinesi sarebbero rimasti feriti. Venticinque gli arresti. Ferito lievemente anche un soldato israeliano.

La tensione in Cisgiordania è sempre più alta. Negli ultimi giorni i militari israeliani hanno arrestato 330 palestinesi e ispezionato 1.100 abitazioni. Il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen ha condannato il rapimento dei tre ragazzi israeliani ma ha pure dichiarato che la violenza con cui Israele sta conducendo le ricerche assomiglia a una punizione collettiva.

Ieri Hamas ha minacciato di scatenare una terza intifada se Israele continuerà a procedere con l’arresto di cittadini palestinesi: “Hamas non starà con le mani in mano, visto che Israele continua con i suoi crimini in Cisgiordania” ha dichiarato Salah Bardawil, uno dei responsabili di Hamas.