Playstation 4, ‘Uncharted: l’eredità perduta’, recensione e commento

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Playstation 4, ‘Uncharted: l’eredità perduta’, recensione e commento

Eccoci di fronte all’ultima esclusiva Playstation 4 targata Naughty Dog. La casa di Santa Monica si ripropone con l’ultimo titolo della saga di Uncharted, spin-off che va ad ampliare la trama dell’universo dei cacciatori di tesori. Il titolo effettua un cambio di marcia escludendo come protagonista il nostro Nathan Drake. Si introduce, al suo posto, la carismatica Chloe Frazer, personaggio comparso per la prima volta nel secondo titolo della serie, Uncharted: il covo dei ladri.

Playstation 4, ‘Uncharted: l’eredità perduta’. Trama

India. Mentre in città impazza la guerra civile, Chloe è alla ricerca della chiave che potrebbe portarla alla zanna d’oro di Ganesh, dio della prosperità induista. Per raggiungere il suo scopo, Chloe si allea alla mercenaria Nadine Ross, ex capo della Shoreline; comparsa per la prima volta nell’ultimo titolo con protagonista Nathan Drake, Uncharted: fine di un ladro. Le due eroine devono però affrontare Azav, mercenario a capo delle truppe ribelli che, come loro, è alla ricerca della zanna, ma con lo scopo di finanziare il suo esercito.  La trama si sviluppa per lo più durante il viaggio sui monti Ghati, alla scoperta dell’impero Hoysala. Viene inoltre arricchita, anche se non approfonditamente, da alcune introspezioni dei personaggi, attraverso dialoghi che trattano del loro passato.

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Playstation 4, ‘Uncharted: l’eredità perduta’. Gameplay

Uncharted è un action-adventure in terza persona. Il gioco si presenta con un ottima alternanza tra fasi di gioco action, platform e puzzle da risolvere. Durante le fasi di gioco possiamo trovare una buona varietà di armi, collezionabili e puzzle. Questi ultimi, inoltre, hanno subito un notevole miglioramento rispetto agli altri titoli della saga, in quanto risultano più complessi e appaganti da risolvere. L’IA alla massima difficoltà presenta un buon livello di sfida. Tuttavia deficita in quanto “intelligenza”; l’erba alta e la buona verticalità delle mappe di gioco consentono di aggirare facilmente i nemici e la loro “temerarietà” non consente agli stessi di sfuggire dinnanzi a nessun pericolo; neanche davanti ad una granata lanciata ai loro piedi! Le fasi platform sono ben congeniate e divertenti; riescono a spezzare positivamente il ritmo di gioco e riescono ad offrire visuali mozzafiato.

Playstation 4, ‘Uncharted: l’eredità perduta’. Grafica e comparto tecnico

Come siamo stati già abituati nei precedenti capitoli, anche questo spin-off fa della spettacolarità visiva uno dei suoi punti di forza. Soprattutto durante le fasi platform il gioco riesce ad offrire degli scorci incredibili. L’impatto visivo dei paesaggi è reso graficamente in maniera impeccabile; i monumenti e le rovine della civiltà Hoysala sono ben realizzati e riescono a farci perdere nella loro maestosità. Non è una novità che Naughty Dog si focalizzi molto sulla cura nel dettaglio; le espressioni facciali dei personaggi sono davvero ben curate; i dialoghi non approfondiscono molto le storie dei personaggi ma sono davvero ben congeniati, soprattutto quelli che vengono affrontati durante le fasi a bordo del fuoristrada; non verranno mai interrotti, nemmeno se si scenderà dall’auto, e di tanto in tanto strapperanno qualche sorriso.

Playstation 4, ‘Uncharted: l’eredità perduta’. Commento finale

Uncharted: l’eredità perduta va a tutti gli effetti ad arricchire l’universo dei ladri di tesori ai fini della trama; nonostante risulti abbastanza lineare, riesce comunque ad essere godibile. La nuova location, che non è così varia come nei precedenti capitoli, non lascia con l’amaro in bocca; trattandosi di uno spin-off resta comunque un buon compromesso. L’IA deficita un po’; problema presente già in passato e che si spera venga risolto nei prossimi capitoli qualora ci saranno. Resta comunque un titolo valido che si mantiene ad altissimi livelli e quindi imperdibile per tutti i fan della saga.

Davide Pastore