Corea del Nord, ultime notizie: Trump ‘Kim pubblicizza terrorismo’

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Corea del Nord, ultime notizie: Trump ‘Kim pubblicizza terrorismo’

La stampa nordcoreana torna a insultare Donald Trump. Oggi, sul quotidiano di Stato Rodong Sinmun, il Presidente Usa viene definito un “vecchio lunatico”, un “imbroglione” e un “rifiuto umano”. Il commento pare riferirsi più che altro all’ultimo discorso tenuto dal Presidente Usa davanti al Parlamento di Seul nel corso del suo recente tour asiatico. “Un’aperta dichiarazione di guerra”, si legge sull’organo stampa del regime di Pyongyang, a cui il popolo nordcoreano risponderà nella maniera “più dura possibile”.

In quell’occasione, Trump aveva definito il paese “un inferno in cui nessuno merita di vivere” e il suo leader supremo un “dittatore contorto”. Tuttavia, non può non aver influito sul riaccendersi dei toni anche l’ultima decisione della Casa Bianca. Ieri, la Corea del Nord è stata reinserita nella lista degli stati sponsor del terrorismo. Il gesto non avrà grosse ripercussioni a livello pratico. Di certo, si assisterà al varo di nuove sanzioni; uno strumento che ha già mostrato una notevole inefficacia nel contrasto al programma nucleare nordcoreano.  D’altra parte, non se ne può sottovalutare il valore simbolico. Proprio in questi giorni, l’opera di mediazione messa in campo dai cinesi sembrava aver aperto la strada all’apertura di un dialogo.

Corea del Nord, ultime notizie: Trump ‘Kim pubblicizza terrorismo’

Quindi, la Corea torna a fare compagnia a Iran, Siria e Sudan. Era stata rimossa dalla lista nel 2008, dopo 20 anni di permanenza. La decisione non aveva mancato di innescare polemiche; per esempio, piovvero critiche dal Giappone. Negli anni 70, furono rapiti dai nordcoreani 17 suoi cittadini; solo alcuni riuscirono a ritornare a casa nei primi anni 2000.  Tuttavia, la scelta è stata giudicata necessaria per favorire la distensione tra Washington e Pyongyang. D’altro canto, sostiene Trump insieme ad altri repubblicani di spicco, non ha fatto altro che rafforzare il regime dandogli la possibilità di diventare ancora più spregiudicato. A dimostrarlo il coinvolgimento – in realtà, non del tutto provato – in diverse azioni terroristiche compiute all’estero come l’assassinio del fratellastro di Kim Jong un avvenuto all’aeroporto di Kuala Lampur qualche mese fa.

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