Lotito e Abodi dicono di no. Tavecchio alle prese con il nodo dei “vice”

vice presidente figc

Tavecchio ha avuto quarantottore di sbornia post elettorale prima di scontrarsi con i primi “no” ricevuti da due suoi fedelissimi: Lotito e Abodi hanno infatti dichiarato che non accetteranno il ruolo di vice-presidenti della FIGC.

“Rinuncio a posizioni di governante – ecco quanto ha detto Lotito – vale a dire la vicepresidenza o la responsabilità del club Italia: prima vengono le idee e i progetti, poi le persone. Prima viene l’interesse generale e del sistema, poi quello particolare. A maggior ragione, anche a fronte di qualche tentativo di strumentalizzazione, sono convinto di quello che faccio. Nessun passo indietro, dunque, ma due passi avanti per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Anche per l’armonia delle componenti, questa è la scelta giusta.” Nei giorni scorsi, infatti, molti avevano storto il naso all’idea che il presidente della Lazio ricoprisse l’incarico di vice-presidente federale visti i numerosi casi di conflitti d’interessi in cui avrebbe potuto imbattersi.

Claudio Lotito, presidente della Lazio

Anche il presidente della Lega Serie B, Abodi, si è tirato indietro: “Ieri sera ho detto a Tavecchio che non ci sono richieste da parte mia, ma l’ambizione anche personale di riscattare questo periodo, in cui siamo travolti da giudizi negativi e insulti. Mi auguro che le scelte aiutino a risolvere i problemi evidenziando un cambio di passo.”

Nessuna rinuncia dovuta a contrasti personali, dunque, ma sicuramente dover rimpiazzare due nomi di tale levatura entro la prossima assemblea federale di lunedì non sarà un’impresa semplice. Gli occhi di Tavecchio si volgono quindi ad altri due pesi massimi del calcio italiano. Si tratta di Maurizio Beretta e di Mario Macalli. Il primo, dopo un passato da giornalista in RAI e da quadro in FIAT, é legato politicamente al centro sinistra e finanziariamente ad UniCredit. L’esperienza calcistica di Beretta si limita al livello manageriale: dopo essere stato l’ultimo presidente della Lega Calcio, è stato il primo ad essere eletto presidente della Lega Serie A ed è stato riconfermato nel 2013 – durante quelle elezioni ha sconfitto Abodi, personaggio legato ad Alleanza Nazionale e ad Alemanno.

Da sinistra a destra. Albertini, Shevchenko, Macalli e Tavecchio

Di tutt’altro profilo e l’altro candidato Mario Macalli: il settantasettenne di Milano, nonostante il suo avvio di carriera da commercialista, si è legato giovanissimo al calcio visto il suo ruolo di vice-presidente del Pergocrema. Dal 1997 è il presidente della Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro) e, dal 2009, è il vice-presidente della FIGC. In sostanza, per Macalli si tratterebbe esclusivamente di una riconferma.

Intanto Tavecchio ha ottenuto una risposta positiva dall’atleta italiana Fiona May che rinnoverà il proprio impegno all’interno della federazione nel ruolo di consigliere federale per l’integrazione e le politiche contro le discriminazioni razziali.