Conflitto di interessi Sanremo-Baglioni: cosa dice la legge

In tema Festival, in questi giorni si parla molto del presunto conflitto di interessi tra Baglioni e il Festival. Vediamo che risposta dà la legge.

Conflitto di interessi Sanremo-Baglioni cosa dice la legge
Conflitto di interessi Sanremo-Baglioni: cosa dice la legge

In questi giorni che precedono l’apertura del consueto Festival della canzone italiana, sta tenendo banco una questione piuttosto complessa. Quella dell’eventuale conflitto di interessi tra l’evento del Festival e la persona di Claudio Baglioni, nominato anche quest’anno direttore artistico. Proviamo a dare una risposta al quesito sul possibile conflitto in oggetto.

Conflitto di interessi: che cosa dice la legge e la clausola nel contratto del direttore artistico

Un conflitto di interessi può definirsi, in parole semplici, come una situazione, rilevante per il diritto, che si verifica laddove un soggetto dia ad un altro soggetto un’alta responsabilità decisionale; pur in presenza di interessi personali o professionali potenzialmente incompatibili. Tale contrasto o conflitto andrebbe cioè a minare l’imparzialità del ruolo di responsabilità; la quale sarebbe pregiudicata dalla concorrenza di interessi differenti (per esempio economici o di immagine).

In questi giorni, diversi osservatori ed opinionisti si stanno interrogando appunto su un eventuale conflitto di interessi che coinvolgerebbe Claudio Baglioni, direttore artistico della rassegna canora. I critici hanno notato che sussisterebbe, nel contratto che lega la RAI e il direttore artistico, una specifica clausola di trasparenza (ed assenza quindi di conflitto di interessi); la quale imporrebbe al direttore artistico l’obbligo di non avere alcun rapporto giuridico con gli artisti, gli autori, le case discografiche, le società editoriali-musicali, le c.d. etichette indipendenti, che parteciperanno all’evento musicale. Tale clausola di trasparenza rispetterebbe in pieno le indicazioni in tema di contrasto al conflitto di interessi.

Conflitto di interessi: qualche ulteriore dettaglio sul caso Baglioni-Festival

È stato però precisato dalla critica musicale più preparata, che il direttore artistico del Festival 2019, è già sotto contratto discografico con Sony Music Italia; la quale peraltro gestisce alcuni concorrenti di questa edizione. Inoltre l’attività professionale di Baglioni, per ciò che riguarda management e booking, fa capo alla società Friends & Partners; la quale è collegata ad altri cantanti in gara. Insomma, pare che – ad un rapido esame di questi fattori – qualche profilo di conflitto di interessi sia effettivamente in gioco. Se non altro anche in considerazione del fatto che, tradizionalmente, il direttore artistico del Festival di Sanremo ha ampia facoltà decisionale, sia in merito alla struttura sia all’organizzazione dell’intero evento.

Conflitto di interessi: la risposta della RAI all’ipotesi in oggetto

Secondo le più recenti fonti informative, sembra che la RAI – parte del contratto in questione – abbia risposto che si tratta di una “deroga culturale consensuale”. In pratica giustificata dall’esperienza professionale di Baglioni. Sempre in ambienti RAI, in questi giorni è stato affermato che, in ogni caso, prevale comunque la linea della competenza professionale e della qualità; ma conservando anche trasparenza nello svolgimento del lavoro.

In conclusione, probabilmente qualcuno potrebbe sostenere si tratti di un escamotage dell’ultima ora. I più critici in merito alla vicenda hanno sostenuto – con tono evidentemente polemico – che quest’anno la suddetta clausola anti – conflitto di interessi non c’è in via eccezionale. Ma tant’è: il Festival si farà comunque con Baglioni alla direzione artistica.

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