Sondaggi politici EMG, un partito di Conte avrebbe l’8%

Sondaggi politici EMG, l’8% degli italiani voterebbero un artito di Conte, che stacca sempre più Di Maio nel gradimento degli italiani

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Sondaggi politici EMG, un partito di Conte avrebbe l’8%

È una idea che gira da qualche tempo. E d’altronde è una tentazione che ha preso molti premier in passato, sia che fossero già leader di partito che tecnici, fare un proprio partito.

Così secondo alcuni anche Conte potrebbe pensare di fare un proprio partito, lasciando il Movimento 5 Stelle da cui è stato indicato ma di cui non è mai stato un big. Soprattutto ora che la fiducia nel premier sembra andare in direzione opposta a quella del Movimento guidato da Di Maio.

Conte ha infatti ormai staccato Di Maio, ed è secondo dopo Salvini, con il 48% di elettori che ne danno un giudizio sufficiente. Il leader leghista è invece al 50%, e la distanza con Di Maio, in discesa al 41%, si approfondisce. Più staccati Meloni, al 21%, Zingaretti, al 20%, e gli altri leader.

Anche alla luce di questi dati EMG ha chiesto quanti voterebbero un partito di Conte. L’8% ha risposto positivamente. Si arriva al 16% tra i pentastellati, e forse a sorpresa al 7% tra i democratici, che appaiono più vicini a Conte dei leghisti, tra cui solo l’1% voterebbe una lista del premier.

La crisi del Movimento 5 Stelle, dopo la sconfitta in Abruzzo, è comunque tale da meritare una domanda apposita. Rivolta solo ai suoi elettori. Solo il 22% però pensa che il partito abbia dato troppo spago alla Lega in questo periodo. Per il 73% c’entrano altre ragioni.

Sondaggi politici EMG, leghisti divisi sull’alleanza ideale

Tra i leghisti invece c’è una spaccatura sul partner ideale di una alleanza. Il 54% preferirebbe la classica coalizione di centrodestra, ma al 44% sta bene l’accordo di governo con il Movimento 5 Stelle.

È da considerare che ormai tra gli elettori leghisti vi sono anche molti ex sostenitori del movimento di Di Maio.

Tra i due elettorati comunque continuano a esserci divergenze su temi importanti. Tra i pentastellati per esempio una leggera maggioranza, il 48% contro il 45%, è per seguire il parere della commissione tecnica sulla TAV che ha dato una opinione negativa sull’opera. Per i leghisti invece dovrebbe decidere la politica. Lo pensa il 42% di loro, in linea con l’opinione generale, contro un 37% che è per dare credito alla commissione.

Anche sull’incidente diplomatico con la Francia ci sono accenti diversi, pure nella stessa direzione. Per il 78% dei leghisti tra i due Paesi ha ragione l’Italia, opinione condivisa dai pentastellati, ma qui la maggioranza è solo del 55%. Il 28% di loro per esempio dichiara di non essere abbastanza informato.

A livello globale il 40% degli italiani è dalla parte dell’Italia, il 17% della Francia, e ben il 40% non ne sa abbastanza.

L’ultimo dei sondaggi politici EMG è stato realizato su un panel telematico di 1744 casi

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