Sondaggi elettorali, un confronto: i minority report degli istituti al 25 febbraio 2019

Sondaggi elettorali, il maggiore minority report della settimana riguarda la Lega. EMG le attribuisce solo il 30,7% contro una media del 33,7%

Sondaggi elettorali, un confronto: i minority report degli istituti al 14 gennaio 2019
Sondaggi elettorali, un confronto: i minority report degli istituti al 25 febbraio 2019

Diamo puntualmente conto dei sondaggi elettorali che ogni settimana vengono prodotti dai vari istituti confrontando le tendenze ed i numeri dei singoli studi. Ognuno può così confrontare il valore dei partiti osservando come cambia la percentuale da un sondaggio all’altro.

In questa rubrica però, come ogni settimana, cerchiamo, con la collaborazione di Vincenzo Ruocco, di tracciare l’andamento dei sondaggi elettorali che si distaccano dagli altri per vedere successivamente chi ci aveva visto giusto. E anche per cercare di comprendere quali istituti fiutano, prima degli altri, i cambiamenti di umore dell’elettorato.

Sondaggi elettorali, è Emg il più fuori dal coro, con la Lega che rimane poco sopra il 30%

È la Lega questa settimana il partito che presenta il minority report più marcato. A fronte di una media del 33,7% il partito di Salvini è dato solo al 30,7% da Emg, l’istituto che più si discosta dagli altri.

È forte il contrasto per esempio con il 36,2% ipotizzato da Winpoll, ma anche il 33% di Tecnè, la stima più vicina a EMG

Nel caso del Movimento 5 Stelle ci sono meno oscillazioni, si va dal 21% di Noto al 24,8% di EMG. Ormai è accettato come pacifico il declino del partito di Di Maio e si tratta di misurarne le dimensioni.

EMG sembra attutire quindi il crollo del Movimento, Noto lo disegna come quasi catastrofico. Solo 3 punti per esso separerebbero il PD dal M5S ormai

Sondaggi elettorali, i minority report dei partiti di opposizione

Forse grazie al ritorno sugli schermi di Silvio Berlusconi Forza Italia sta vivendo un periodo di recupero. Se alcuni mesi per molti istituti fa era scivolato intorno al 7% oggi il risultato peggiore è l’8,7% di index Research.

All’estremo opposto c’è Tecnè con il 12%. È il risultato migliore da molto tempo per Forza Italia, solo due punti sotto il 14% delle politiche del marzo 2018. È un vero e proprio minority report di cui dare nota

Il PD come al solito presenta variazioni minori. Si va dal 16,9% di Tecnè al 18,7% di Winpoll. È forse il partito che è stato più stabile nell’ultimo anno, su livelli un poco inferiori a quelli raggiunti alle elezioni del 2018, che erano tuttavia i più deludenti tra quelli toccati dal PD nella sua storia.

Su Fratelli d’Italia è da segnalare un mini minority report, da parte di Winpoll, che gli attribuisce il 3,4%. Contro una media del 4,4% e un massimo del 5,2% con EMG e in generale valori tutti sopra il 4% per gli altri istituti

+Europa va dal 2,8% di Winpoll al 3,5% di Noto, e vi è poco da dire su di essa se non che la media corrisponde esattaamente alla soglia di sbarramento del 3%

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