Querela o denuncia: differenza uso e gravità. Cosa sono?

Querela o denuncia: che cosa sono e qual è la differenza essenziale tra queste due segnalazioni di reato. Quale delle due è più grave?

Querela o denuncia: differenza uso e gravità. Cosa sono?

Querela o denuncia: differenza uso e gravità. Cosa sono?

Nelle notizie di cronaca che compaiono sui quotidiani o nei tg, molto spesso sono citati casi in cui viene fatta querela o denuncia nei confronti di qualcuno. Tuttavia, nel linguaggio comune ed anche in quello giornalistico, l’abitudine è di usare questi due termini come sinonimi. Ma non lo sono. Vediamo allora qual è la differenza tra querela e denuncia, che cosa indicano e quando sono effettuate.

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Querela e denuncia: cosa sono? qual è la differenza?

Querela e denuncia hanno però un tratto in comune, quello per cui sono atti che segnalano, sempre e comunque, un fatto di reato alle pubbliche autorità, quali carabinieri, GdF o polizia. La finalità è quella di informare chi di dovere della commissione di un dato illecito penale, in modo che Procura della Repubblica e polizia giudiziaria possano compiere le loro attività peculiari.

Ci si può giustamente domandare qual è la differenza esatta tra denuncia e querela e quale delle due è in sostanza più grave. Ebbene, la differenza tra querela e denuncia non è da ravvisarsi tanto nella tipologia dell’atto – sono in sostanza entrambe delle “segnalazioni alle autorità” – quanto piuttosto nel reato penale indicato nell’atto di denuncia o di querela. Pertanto, secondo la legge, abbiamo che gli atti di denuncia attengono sempre a reati procedibili di ufficio, mentre gli atti di querela hanno a che fare con reati procedibili esclusivamente su iniziativa di parte. Ma che cos’è di fatto una denuncia e cosa una querela?

Cosa sono querela e denuncia: le differenze

La denuncia altro non è che la formale segnalazione che qualsiasi cittadino (sia la vittima del reato, sia colui che vi ha assistito) può effettuare nei confronti delle autorità competenti affinché queste ultime accertino se vi è stato realmente un reato e con quali modalità è stato commesso. Come afferma l’art. 332 del Codice di procedura penale, in una denuncia non dovranno mai mancare gli elementi essenziali del fatto segnalato, il giorno in cui è avvenuto e le eventuali fonti di prova. Saranno possibilmente incluse anche le generalità della persona che si ritiene aver commesso il fatto, della persona offesa e di coloro che possono dare informazioni rilevanti in merito al fatto di reato. La denuncia può essere presentata in forma scritta oppure resa oralmente.

La querela non è la stessa cosa. Sebbene anch’essa sia da considerarsi una segnalazione alle autorità, differisce dalla denuncia in quanto deve essere effettuata proprio dalla persona vittima dell’illecito penale (il derubato nel caso del furto, ad esempio), oppure talvolta da un suo rappresentante designato, e deve rispettare due requisiti specifici:

Da rimarcare che la querela, a differenza della denuncia, costituisce una condizione di procedibilità: in altre parole, laddove manchi la querela, l’autorità giudiziaria non potrà effettuare l’iter a carico del responsabile del reato. Serve insomma l’iniziativa di parte affinché un reato sottoposto a querela, possa essere sanzionato.

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Quale delle due è più “grave”?

A questo punto è legittimo domandarsi se per il soggetto segnalato alle autorità, sia più grave una denuncia o una querela nei suoi confronti. Ebbene, in base a quanto detto in precedenza, si può affermare che, in via generale, la denuncia è più grave, o meglio: attiene a reati che, proprio in quanto procedibili d’ufficio, costituiscono fonte di maggior allarme sociale e sono quindi considerati generalmente più pericolosi di quelli per cui si fa querela. Anzi, i reati oggetto di denuncia – a differenza di quelli oggetto di querela – perché appunto procedibili d’ufficio, possono essere puniti anche in mancanza della denuncia del cittadino.

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