Sondaggi Piepoli: 62% italiani pensa ad aiuto psicologico per affrontare fase 2

Secondo i sondaggi Piepoli, il 62% degli italiani pensa che che avrà bisogno di un supporto psicologico per affrontare la fase 2

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Sondaggi Piepoli: 62% italiani pensa ad aiuto psicologico per affrontare fase 2

Il 62% degli italiani pensa che che avrà bisogno di un supporto psicologico per affrontare la fase 2 che per molti coincide con un ritorno alla vita normale. Non solo. Otto italiani su dieci ritengono che il ricorso allo psicologo possa aiutare a gestire questa fase e vogliono che il sistema pubblico assicuri assistenza psicologica. A sostenerlo sono i sondaggi dell’Istituto Piepoli per il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP). Secondo l’indagine, questo supporto psicologico viene richiesto soprattutto in determinati luoghi: ospedali (90%), Rsa (87%), servizi sociali (84%), in aiuto a medici di famiglia e assistenza domiciliare (79%) e studenti (73%) e nei luoghi di lavoro (72%).

La necessità di rivolgersi ad uno psicologo è più alta tra chi vive in coppia e chi è single, rispetto a chi vive in famiglia. L’importanza di un supporto psicologico è evidenziata dal fatto che per 7 italiani su 10 sia importante adottare delle strategie di prevenzione psicologica a livello collettivo. Un aspetto, sottolinea Piepoli, che “nel passato era ritenuto importante solo da 2 italiani su 10”.

Fase 2: le proposte avanzate dall’Ordine Psicologi

Commentando i dati dell’indagine, il presidente nazionale dell’Ordine Psicologi, David Lazzari, ha ricordato che “a questa voce così forte che arriva dagli italiani, si è anche unito il Parlamento che con Ordini del Giorno di Camera e Senato, fatti propri dal Governo, ha auspicato un rafforzamento dell’assistenza psicologica”. Tra le proposte avanzate al governo ci sono: attuare le richieste del Parlamento, attivare misure collettive mirate di prevenzione e promozione, dare alle fasce più a rischio ed economicamente fragili dei bonus per ricorrere agli interventi psicologici presso i liberi professionisti.

Sondaggi Piepoli: alcune persone avranno difficoltà a ritornare ad una vita normale

Intanto è partita la fase 2. Ritornare a condurre una vita quasi normale per molti sarà facile, per altri no. Secondo Valentina Di Mattei, psicologa clinica al San Raffaele di Milano, molte persone avranno difficoltà a “ributtarsi nella corrente” tanto da temere il ritorno alla vita di sempre. “Sarebbe imprudente generalizzare sulle ragioni che possono generale una tale paura – spiega Di Mattei al Corriere della Sera – Però per molti questo è stato un tempo sospeso, per certi versi simile all’adolescenza, Ora è difficile ributtarsi nella corrente”.

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