Sondaggi elettorali EMG, lista di Conte oltre il 10%. M5S -5,1% con il partito del premier

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Sondaggi elettorali EMG, lista di Conte oltre il 10%. M5S -5,1% con il partito del premier

La crisi di governo potrebbe generare un profondo cambiamento del quadro politico italiano anche se non andassimo a nuove elezioni.

Potrebbe avvenire per esempio grazie alla nascita di un’altra formazione politica che si candiderebbe a essere la quarta del Paese, una lista Conte. Che verrebbe alla luce con più probabilità se fosse selezionato un premier diverso da lui nel corso della crisi di governo, ma forse anche nel caso in cui venisse varato un Conte Ter, per preparare il terreno alle prossime elezioni. Che siano anticipate o si svolgano all’inizio del 2023 al termine della legislatura.

Del resto politicamente Giuseppe Conte è una creatura strana, anche se non atipica in Italia. Non appartiene a un partito ma è più un politico “di area”, un po’ come Prodi negli anni ’90, o alcuni sindaci come Sala. Si colloca all’interno della coalizione da cui è appoggiato, ma senza appartenere ad alcun partito, per quanto sia stato indicato dal Movimento 5 Stelle.

In questi casi è già capitato che per avere un futuro politico una tale figura voglia assicurarsi di avere un peso specifico più solido fondando un suo partito, avendo un seguito che da lui dipende e che a differenza delle forze cui ora si appoggia più difficilmente potrebbero tradirlo.

È per questo che Prodi fondò l’Asinello, dopo essere stato scaricato dalla propria maggioranza, o Dini la propria lista, o Monti Scelta Civica.

Ma quanto prenderebbe una lista Conte? EMG nei suoi ultimi sondaggi elettorali lo ha chiesto agli italiani.

Sondaggi elettorali EMG, con la Lista Conte perdono un 1% e un 0,9% anche la Lega e Forza Italia

Secondo i sondaggi elettorali di EMG per Cartabianca un partito dell’attuale premier arriverebbe al 10,2%, un livello di tutto rispetto, considerando che per esempio supererebbe il Movimento 5 Stelle, ridotto al quinto posto all’8,7% dopo un calo del 5,1% rispetto al 13,8% che avrebbe con il quadro partitico attuale. Un 5,1% quasi tutto diretto chiaramente alla lista Conte.

Che assorbirebbe consensi anche al PD, che avrebbe il 19,8% senza partito del premier e scendesse al 16% se questi scendesse in campo. Non ne risentirebbe invece l’altro alleato, Leu, che rimarrebbe al 2,7%.

Quasi ferma rimarrebbe Italia Viva, al 4%, al 3,9% nell’ipotesi vi sia la lista Conte.

È invece singolare il fatto che qualche voto lo perderebbero in questo caso anche alcuni partiti di opposizione. Secondo i sondaggi elettorali di EMG La Lega passerebbe dal 24% al 23%, Forza Italia dal 7,7% al 6,8%, Fratelli d’Italia dal 16,3% al 16%, e Cambiamo! dall’1,1% all’1%.

Rimarrebbero ferme al 2% invece i Verdi e +Europa, mentre Azione perderebbe due decimali andando dal 3,4% al 3,2%

Curiosamente non cambierebbe la quota di indecisi e astenuti, al 41%. Ovvero Conte non assorbirebbe molti voti di astenuti, mentre crescerebbero di ben lo 0,8% quelli che voterebbero i partiti minori, dal 3,2% al 4%

Metodologia dei sondaggi elettorali di EMG in via di pubblicazione

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