Sondaggi elettorali SWG, il PD perde il 0,4%, l’effetto Letta è finito?

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Sondaggi elettorali SWG, il PD perde il 0,4%, l’effetto Letta è finito?

Gli ultimi sondaggi elettorali di SWG rappresentano una doccia fredda per il PD del neo segretario Enrico Letta.

Dopo il crollo successivo alle dimissioni di Zingaretti l’arrivo dell’ex premier aveva provocato un rimbalzo nelle intenzioni di voto, che tuttavia non ha permesso al partito di tornare ai livelli precedenti, intorno o superiori al 20%. Si sono fermate prima, e anzi questa settimana sembrano subire un altro calo. Da un già deludente 18,8% il PD scende al 18,4%, perdendo quattro decimali.

Il suo secondo posto è messo in pericolo da Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle, che si muovono poco e sono molto vicini, rispettivamente al 17,6% e al 17,5%.

In testa è sempre la Lega, al 22,8%, in aumento del 0,2%.

Certamente continua a influire su queste performance del PD l’arrivo di Conte alla leadership del Movimento 5 Stelle, che lo rende più attrattivo verso molti elettori di sinistra.

Gli altri partiti più piccoli sono in gran parte in crescita. Sale del 0,3% Forza Italia che arriva al 6,8% e compensa la perdita di altri tre decimi da parte di Cambiamo!, all’1%.

Su del 0,3% anche Azione, che arriva al 3,5%. Sinistra Italia guadagna due decimali e va al 2,7%, mentre l’ex alleato Articolo Uno scivola all’1,7% lasciandone sul terreno tre.

Crescono invece Italia Viva e +Europa, rispettivamente del 0,2% e dello 0,1%, portandosi al 2,4% e all’1,8%.

Deciso il calo dei Verdi, che perdono il 0,4% e sono ora all’1,9%

Sondaggi elettorali SWG, solo il 20% degli italiani pensa che le restrizioni siano eccessive

Come in altre occasioni i sondaggi elettorali di SWG si occupano anche della pandemia e delle restrizioni che sono state imposte per arginarla.

Solo il 20% degli italiani pensa che queste siano eccessive. Percentuale che raggiunge il 37% e il 31% tra gli elettori della Lega e di Fratelli d’Italia.

Al contrario il 32% degli italiani e il 55% di quelli del PD pensano siano adeguate. Ma la maggioranza relativa, il 39%, che diventa il 47% nel caso dei pentastellati, le ritiene addirittura insufficienti.

Tuttavia secondo gli stessi sondaggi elettorali solo il 27% vorrebbe inasprire le restrizioni stesse. Si arriva comunque al 38% tra chi vota M5S. Per il 39% andrebbero allentate. La pensa così la maggioranza assoluta di chi vota Lega o Fratelli d’Italia.

Per il 34% devono rimanere come sono.

Uno dei temi di maggiore attualità è la riapertura delle scuole. Coloro che sono stati intervistati dai sondaggi elettorali di SWG sono però scettici sulla possibilità di far ritornare tutti sui banchi in presenza. Solo il 31% sarebbe d’accordo. Per il 58% si dovrebbe avere ancora Dad, almeno per alcuni cicli. Tra questi anche un 21% che vorrebbe didattica a distanza per tutti le scuole, oltre un 20% che sarebbe per aprire solo materne, elementari e prima media. Di quest’opinione il 35% di chi lavora in smart working. Il 17% vorrebbe il ritorno a scuola anche di tutta la scuola media.

Del resto solo il 22% pensa che i ragazzi delle superiori pensa che questi siano soffrendo molto in Dad, e che tali chiusure siano ingiusti. Questa percentuale arriva al 29% nel caso dei genitori degli alunni che vanno in queste scuole.

Per il 37% stanno soffrendo ma è un male necessario, mentre per il 26% soffrono nè più nè meno degli altri. Solo per il 7% non vi è una particolare sofferenza

Questi sondaggi elettorali di SWG sono stati realizzati con metodo CATI-CAMI-CAWI tra il 31 marzo e il 2 aprile su 800 soggetti, tra il 31 marzo e il 6 aprile e 1200 intervistati nel caso delle intenzioni di voto

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