Come sta Zaniolo? Il punto sugli infortunati in vista di Euro 2020

Euro 2020

Come sta Zaniolo? Il punto sugli infortunati in vista di Euro 2020

Le sorti di una squadra spesso dipendono anche dalle condizioni fisiche di alcuni dei propri uomini migliori. Anche se la nazionale italiana guidata brillantemente fino ad ora da Roberto Mancini non ha subito ripercussioni negative per l’assenza di Nicolò Zaniolo, il gruppo azzurro aspetta il talento giallorosso con entusiasmo per il prossimo europeo di giugno; vediamo le condizioni del giovane centrocampista e anche di altri uomini chiave azzurri. 

Difesa: bene Bonucci, preoccupa ancora Giorgio Chiellini

C’era una volta la BBC, Barzagli-Bonucci-Chiellini che con Buffon alle spalle hanno composto uno dei reparti difensivi più forti della storia del calcio. Di quel trio così formidabile e puntuale nel chiudere attacchi avversari, l’eredità degli anni ci dà assoluta garanzia di partecipazione ai prossimi europei solo del veterano Leonardo Bonucci, in una competizione in cui l’Italia è vista da tecnici, esperti di calcio e quote delle scommesse online come assoluta protagonista. Proprio durante gli ultimi tre incontri di marzo validi per le qualificazioni ai Mondiali del Qatar 2022, Giorgio Chiellini aveva infatti dovuto lasciare anzitempo il ritiro in seguito a un infortunio che ha tenuto in apprensione non soltanto lo staff della Juventus, ma anche e soprattutto la nazionale italiana. Se infatti per tre quarti della difesa non vi sono dubbi (Donnarumma in porta, Emerson Palmieri e Florenzi a macinare chilometri su fasce sinistra e destra e Bonucci a guidare la difesa), sull’altro centrale da affiancare allo juventino sorgono dei dubbi allietati almeno in parte dalle garanzie che offrono Acerbi e Romagnoli nel sostituire Chiellini: entrambi i centrali di Lazio e Milan hanno ampiamente dimostrato affidabilità a Mancini.

Tutti aspettano Zaniolo. Come Totti nel 2006 e Baggio nel ’98 chiamato a “correre” contro il tempo

L’Italia di Mancini ha innanzitutto dimostrato di formare un gruppo solido, dove non esistono invidie e i campanilismi da club vengono lasciati fuori dallo spogliatoio per concorrere tutti verso un unico obiettivo. Detto ciò, quest’anno i colori azzurri affrontano la prima vera manifestazione senza i grandi protagonisti del passato: fuori Del Piero, Totti, Pirlo, Gattuso e finanche De Rossi che nel Mondiale del 2006 era un ventitreenne. Il nome atteso per l’Italia era ed è sicuramente Nicolò Zaniolo, centrocampista offensivo dalle doti fisiche spaventose per la sua giovane età e paragonato a talenti del calibro di Mbappé e Haaland, ma fermato purtroppo da due brutti infortuni consecutivi. Ora tutti attendono il suo ritorno, prima con la maglia della Roma, e poi eventualmente con la nazionale di Mancini. Zaniolo può dal canto suo puntare ad imitare due predecessori illustri in tema di recupero da infortuni, Roberto Baggio e Francesco Totti.

Tante le coincidenze soprattutto con la sotira del pupone, a partire dalla stessa maglia indossata, passando per la identica sfida contro il tempo per partecipare a un grande evento con la Nazionale italiana, e speriamo che possa poi toccargli la stessa sorte dell’ex capitano giallorosso nel 2006, con la vittoria del Mondiale di Germania. Auspicio doppio per Zaniolo, visto che Francesco Totti subito dopo il mondiale è stato capace di vincere la scarpa d’oro nel 2007 con 26 reti anticipando di un solo goal un “mostro sacro” dell’area di rigore come Van Nistelrooij.

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