Sondaggi elettorali Swg, il Pd si avvicina a FdI, la Lega sprofonda al 15%

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Sondaggi elettorali Swg, il Pd si avvicina a FdI, la Lega sprofonda al 15%

Si fa più interessante e accesa la lotta per la prima posizione nelle intenzioni di voto in Italia. Secondo gli ultimi sondaggi elettorali di Swg il Pd guadagna mezzo punto e cresce dal 21,3% al 21,8%, mentre Fratelli d’Italia scende del 0,3%. È sempre primo, al 22,6%, ma ha solo lo 0,8% in più del partito di Letta, contro un divario dell’1,6% solamente sette giorni fa.

Aumenta invece la distanza dagli inseguitori: la Lega perde in una sola settimana ben il 0,6% e va al 15%, il risultato peggiore degli ultimi 4 anni.

Ancora a livelli deludenti il Movimento 5 Stelle, che è al 12,8%, anche se recupera due decimali.

Più forte il rimbalzo di Forza Italia, che sale all’8%, mentre Azione e +Europa calano al 5% netto, dopo avere lasciato sul terreno lo 0,2%.

Tra i partiti minori emerge Italexit, che supera tutti guadagnando due decimali e andando al 2,6%. Fermi sulle proprie posizioni, invece Italia Viva e Articolo 1, al 2,5% e al 2,4%, mentre i Verdi e Sinistra Italiana retrocedono e si ritrovano in questo momento al 2,3% e al 2,1%.

Sempre all’1% gli ex pentastellati di Alternativa.

Sondaggi elettorali Swg, solo il 20% non mette più la mascherina nei negozi

Alcune delle altre domande di questi sondaggi elettorali riguardano un tema che è riemerso recentemente, quello delle restrizioni contro il Covid, in particolare le mascherine, che non sono più obbligatorie in alcuni luoghi chiusi, come supermercati o negozi, mentre lo rimangono sui mezzi pubblici, al lavoro, a scuola.

Il 57% è molto (il 26%) o abbastanza (il 31%) d’accordo con queste nuove regole. Il 43% che è in disaccordo diventa invece maggioranza tra gli elettori di centrosinistra tra cui il no arriva al 54%, tra gli over 78 e tra chi abita nel Mezzogiorno.

Vi è molta più concordia sull’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici locali, sui treni, sugli aerei. Una percentuale vicina all’80% è per la loro permanenza.

Giusto, per gli italiani è che rimangano anche nei teatri e nei cinema e sui volti del personale dei negozi e degli uffici, così come degli studenti a scuola, anche se molte polemiche vi sono state proprio sull’obbligo anche per i bambini delle elementari. Ma per il 63% è giusto che anche loro indossino una mascherina chirurgica o una Ffp2.

Del resto il 53% le mette sempre anche laddove non sono più obbligatorie, e il 27% se vi è folla. Solo il 20%, in sostanza, non le indossa più. E tra costoro solo il 14% lo fa sentendosi tranquillo e senza timori.

I più propensi a non coprire più il loro volto nei negozi e al supermercato sono i giovani della Generazione Z, tra i quali il 20% complessivo diventa il 31%, i residenti al Nord e chi vota centrodestra.

Cosa succede quando qualcuno con la mascherina incontra uno senza? Di questo si occupa l’ultima domanda dei sondaggi elettorali di Swg.

Tra chi la indossa, nel 45% dei casi un altro cliente senza suscita fastidio, mentre il 47% rimane indifferente, ma vi è anche un 8% che ha un sentimento positivo, perché reputa l’altro più tranquillo di lui.

Tra chi non mette la mascherina solo nel 24% delle volte vedere qualcuno che la indossa provoca preoccupazione, mentre nella maggior parte dei casi, il 62%, c’è indifferenza. Qui quelli con un atteggiamento positivo, perché incontrano qualcuno più attento di loro, sono il 14%.

Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati con metodo Cati-Cami-Cawi su 800 soggetti tra il 18 e il 20 maggio, e tra il 18 e il 23 maggio su 1.200 persone nel caso delle intenzioni di voto

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