Sondaggi politici sulla guerra in Ucraina, gli italiani sono i meno filo-ucraini in Europa

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Sondaggi politici, gli italiani sono i meno filo-ucraini in Europa

Si tratta dei primi sondaggi politici tanto estesi sul tema della guerra in Ucraina che coinvolgono l’elettorato di più Paesi europei, anche questo è uno dei motivi per cui quelli dell’European Council con Foreign Relations stanno facendo discutere.

Quello principale, però, è che la posizione degli italiani spicca rispetto alle altre per essere a un estremo dello spettro, quello meno filo-ucraino o più filo-russo.

È subito evidente nella domanda più importante, quella sulla responsabilità della guerra. Mediamente il 73% del pubblico internazionale risponde la Russia, e solo il 15% pensa che la colpa sia dell’Ucraina, gli Usa, la UE. Tuttavia in Italia le proporzioni sono diverse: solo il 56% incolpa i russi. All’estremo opposto i finlandesi, tra cui della stessa opinione è il 90%, e inglesi, polacchi svedesi, con l’83%

Ancora più chiaro il divario tra italiani e altri popoli nelle risposte alla domanda su quale Paese sia di ostacolo a una pace in Ucraina. Se a livello internazionale solo il 17% ritiene che sia l’Ucraina o la UE o gli Usa a impedire un accordo, in Italia tale percentuale diventa del 35%, ed è di poco inferiore al 39% che invece incolpa la Russia. In media ad addossare la responsabilità su Putin è invece il 64%, e si arriva all’87% in Finlandia e all’82% in Svezia.

Sondaggi politici, il 63% degli italiani è contrario a un aumento delle spese per la difesa

La diversa percezione di questa guerra in Italia è testimoniata anche da un’altra risposta all’interno di questi sondaggi politici, quella sul danno che il conflitto porterà ai Paesi coinvolti direttamente e indirettamente.

Il nostro Paese è l’unico in cui quelli ritengono che l’economia della Ue sarà danneggiata in qualche modo, il 67%, sono più di quelli che pensano che lo sarà quella della Russia, il 62%. In Francia, per esempio, solo il 46% ritiene che vi sarà un impatto negativo della guerra sull’Unione Europea.

Gli italiani si distinguono anche nell’opinione su un aumento delle spese militari, che in Italia sono tra le più basse al mondo rispetto al Pil. Alla luce della guerra in Ucraina in Polonia il 52% della popolazione è favorevole a un incremento, in Svezia il 50%, in Germania il 41%.

In Francia, Romania, Gran Bretagna, Spagna, Portogallo e Italia invece i contrari sono più di coloro che rispondono di sì a un incremento dei fondi per la difesa. Solo in Italia però questi ultimi sono così, pochi, il 14%, e i primi così tanti, il 63%

Secondo gli stessi sondaggi politici il nostro Paese è anche quello in cui sono più vicine le percentuali di chi pensa che ora sia prioritario ridurre la dipendenza energetica dalla Russia e di chi ritiene sia più importante pensare ad affrontare al cambiamento climatico, 44% al 40%.

Mediamente invece tra le due opzioni la prima prevale nettamente, 58% al 26%, e ciò avviene soprattutto in Finlandia, Polonia, Svezia, i Paesi in cui la Russia fa nettamente più paura.

Questi sondaggi politici sono stati realizzati con metodo CAWI da YouGov tra il 28 aprile e l’11 maggio su 8.172 rispondenti nei vari Paesi

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