Decreto Lavoro: nuovo Reddito, Pensioni, contratti. Cosa conterrà?

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Decreto Lavoro: nuovo Reddito, Pensioni, contratti. Cosa conterrà?

Decreto Lavoro: dovrebbe essere licenziato dal Governo Meloni nella data “simbolica” del Primo maggio, appunto la festa dei lavoratori. Nel Provvedimento misure che intervengono su una molteplicità di temi. Tra i punti principali le linee guida su cui si muoverà il nuovo Reddito di cittadinanza, un allungamento dei termini del pre-pensionamento per i precoci, un intervento sui contratti a termine che riporta la situazione ai tempi precedenti al Decreto Dignità.

Decreto Lavoro: nuovo Reddito, Pensioni, contratti. Cosa conterrà?

Decreto Lavoro: dovrebbe essere licenziato nella data “simbolica” del Primo maggio, tra le misure più importanti che dovrebbe contenere leggendo l’ultima bozza disponibile, di certo, le linee guida del nuovo Reddito di Cittadinanza. A differenza di quanto annunciato in campagna elettorale, la maggioranza di centrodestra è lontana dall’abolizione del sussidio. Verranno messi in campo tre diversi strumenti di contrasto alla povertà: la Pal, un sussidio “di transizione”, è destinato a chi attualmente “occupabile” riceve l’RdC, potrà essere richiesto a partire da settembre e durerà fino al 31 dicembre.

Poi, da gennaio 2024, l’Rdc si sdoppierà in GIl, prestazione economica per chi non può essere definito “occupabile” (nuclei con disabili, minori e così via) e Gal, sussidio legato al reinserimento lavorativo. Insomma, il Reddito cambia il nome ma non tanto la sostanza: anche se è vero che avrà una durata inferiore (ma sarà comunque previsto un rinnovo) e un assegno di importo complessivamente inferiore ma, soprattutto, la sua erogazione sarà legata a requisiti economici più stringenti (a partire dall’Isee che scende a 7.200 euro massimo da oltre 9.000), mossa che comporterà un risparmio per le casse dello Stato (da 9 a circa 5 miliardi all’anno).  

Aumento Assegno unico e potenziamento Garanzia giovani

Decreto lavoro: con il provvedimento prevista già da quest’anno una nuova finestra (quella del 30 novembre si aggiunge alle già previste per il 31 marzo e il 15 luglio) per la richiesta di pre-pensionamento con Ape sociale e con modalità riservata ai precoci. Inoltre, in arrivo una maggiorazione dell’Assegno Unico per i nuclei familiari con un genitore titolare di reddito da lavoro e l’altro deceduto e nuovi incentivi per i datori di lavoro che assumono under 30 attraverso Garanzia Giovani. Infine, con il Decreto un intervento sulle regole – molto rigide – introdotte dal Decreto Dignità sui contratti a termine che, in breve, potranno essere nuovamente rinnovati fino a 36 mesi.

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