Però la fiducia nel governo Meloni è in netto calo al 35%
I sondaggi elettorali di Demos, che sono poco frequenti e quindi intercettano soprattutto le tendenze di lungo periodo, mostrano due trend solo apparentemente contradditori, una grande forza dei partiti della maggioranza, che invece per altri istituti è in leggero calo, e un deterioramento significativo della fiducia nell’esecutivo.
Cominciamo dal primo. Fratelli d’Italia con il 29,3% è di mezzo punto più avanti rispetto al dato delle europee, mentre la Lega scende, sì, ma solo di tre decimali, dal 9% all’8,7% e Forza Italia è all’8,6%, un punto in meno rispetto a giugno 2024, ma allora si presentava con Noi Moderati, che guarda caso è data in media proprio all’1%.
Nel caso del Pd, invece, c’è un netto calo dalle europee, passa dal 24,1,% al 22%, a tutto vantaggio del Movimento 5 Stelle, in crescita del 2,5% al 12,5%. Male anche l’Alleanza Verdi e Sinistra che in meno di un anno perde un punto e scende al 5,8%.
Va meglio ai centristi: Azione sale di quattro decimali al 3,8%, mentre Italia Viva e +Europa sono rispettivamente al 2,5% e al 2,3%, quindi insieme sopra il 3,8% di Stati Uniti d’Europa. Sempre al 4,5% le altre forze politiche minori.
Sondaggi elettorali Demos, in calo il gradimento di tutti i leader
L’altro trend, si diceva, è quello della fiducia nel Governo, che è al 35%, il 5% in meno rispetto a febbraio e molto lontano dai valori sopra il 50% dell’inizio della legislatura e di quelli di Draghi. Neanche durante il Conte bis il gradimento nell’esecutivo era mai scesa sotto il 40%. Tuttavia evidentemente la mancanza di fiducia nelle forza di opposizione impedisce che a scendere siano anche le intenzioni di voto verso la maggioranza.
Non a caso secondo i sondaggi elettorali di Demos se cala il gradimento per Meloni, che arretra dal 42% di febbraio al 35% di oggi, non sale quella verso i leader di opposizione. Quella in Conte scende di quattro punti al 29%, mentre quella in Elly Schlein dal 26% al 24%. Male, però, anche Tajani e Salvini, nel loro caso l’arretramento è forte, per il leader di Forza Italia è dal 37% al 28%, per quello della Lega dal 27% al 22%.
In netto ribasso, poi, è Emma Bonino, dal 31% al 21%, e Calenda, dal 26% al 21%. Solo Bonelli e Renzi salgono di un punto, ma si tratta di livelli molto bassi, del 18% e del 14%.