Quanto in realtà sta guadagnando il PDL nei sondaggi? Almeno 1% in meno.

Quanto in realtà sta guadagnando il PDL nei sondaggi? Almeno 1% in meno.

 

Secondo gli ultimi sondaggi, il PDL starebbe guadagnando rispetto alle elezioni europee 2009 da un minimo di 2,74 punti (Digis 05/09) ad un massimo di 4,74 punti (Digis 19/10), con una media di 3,54 punti.

Tuttavia, come tutti sanno, le elezioni europee 2009 sono state fortemente influenzate dal calo di affluenza generale, in particolare in due regioni, Sardegna e Sicilia. 40,93% di affluenza in Sardegna e 49,17% in Sicilia, contro il 65,05% (se consideriamo anche il voto estero) oppure 66,46% (se consideriamo la sola Italia). Differenze di -24,12% e -15,88% nel primo caso e -25,53% e -17,29% nel secondo caso. Riteniamo che questo calo sia dovuto a circostanze esterne al voto nazionale e quindi i voti persi dal PDL siano da considerarsi non persi del tutto, ma soltanto “congelati” per le sole elezioni europee. Per questo motivo il dato del PDL nei sondaggi non deve essere pedestremente riferito alla percentuale delle europee, 35,26%, ma ad una percentuale diversa, più alta. La nostra valutazione attesta il PDL ad un dato reale riferito alle elezioni europee di almeno 36,23%. Quindi un punto più alto rispetto alla percentuale presa a Giugno 2009.

Mostreremo quindi come il PDL stia guadagnando non il 3,54%, ma in realtà almeno un punto in meno, ovvero non più del 2,5%.

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Il PDL è stato il partito che ha subito maggiormente il calo di affluenza in queste due regioni, poiché ha avuto un calo di voti pari a circa il 50%, -51,32% in Sardegna e -47,43% in Sicilia. I motivi di questo calo possono essere molteplici, ma a livello prettamente politico possiamo certamente includere la questione del mancato G8 alla Maddalena per quanto riguarda la Sardegna, e la questione tutta interna al PDL siciliano, tra la corrente Alfano-Schifani e quella di Miccichè. Anche l’UDC ha subito in Sicilia un calo consistente di preferenze, ma in proporzione alla perdita del PDL non avrebbe avuto grosse ricadute sul voto nazionale. Tutti gli altri partiti hanno perso o guadagnato entro le medie globali.

Chiediamoci ora: se in Sardegna e Sicilia vi fosse stato un calo di affluenza in linea con la tendenza italiana in prima istanza e con la tendenza delle regioni meridionali in seconda, quanto sarebbe cambiata la percentuale del PDL a livello nazionale?

Osserviamo prima di tutto i dati regionali in merito allo scarto di voti e percentuale per il PDL tra il 2008 e 2009, e lo scarto di affluenza tra gli stessi anni. Escludiamo la Valle d’Aosta poiché in questa regione i movimenti politici sono altamente localizzati e non indicativi a livello nazionale. Tutti gli scarti sono da considerarsi percentuali, da moltiplicarsi X100.

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Scarto Voti PDL 09 vs. 08 Scarto Perc. PDL 09 vs. 08 Scarto Affluenza 09 vs. 08 Voti PDL 2009 Perc. PDL 2009
Abruzzo -0,1587 0,0702 -0,2347 289531,00 44,52
Basilicata -0,1698 -0,0897 -0,1000 104045,00 33,50
Calabria -0,3065 -0,1534 -0,2168 304032,00 34,88
Campania -0,2629 -0,1135 -0,1608 1208200,00 43,52
Emilia-Romagna -0,1389 -0,0434 -0,1090 690601,00 27,36
Friuli-Venezia Giulia -0,2172 -0,0824 -0,1988 207443,00 31,84
Lazio -0,2117 -0,0222 -0,2247 1187913,00 42,73
Liguria -0,2043 -0,0627 -0,1671 292319,00 34,40
Lombardia -0,1162 0,0064 -0,1345 1819888,00 33,87
Marche -0,0887 0,0066 -0,1081 312103,00 35,23
Molise -0,0020 0,1466 -0,1989 71847,00 41,85
Piemonte -0,2140 -0,1096 -0,1189 778641,00 32,41
Puglia -0,1816 -0,0535 -0,1018 889986,00 43,16
Sardegna -0,5132 -0,1358 -0,4339 202145,00 36,64
Sicilia -0,4743 -0,2189 -0,3444 692340,00 36,44
Toscana -0,1263 -0,0051 -0,1287 654478,00 31,44
Trentino-Alto Adige -0,3114 -0,0641 -0,2867 88826,00 19,56
Umbria -0,0573 0,0371 -0,0743 183552,00 35,78
Veneto -0,0546 0,0712 -0,1432 792830,00 29,33

 

Come si nota, Sardegna e Sicilia spiccano su tutte le regioni, anche tra quelli meridionali, per il loro notevole scarto tra i voti che il PDL prese alle Politiche 2008 e le Europee 2009. Un valore negativo indica perdita tra il 2008 e 2009, positivo incremento. Questo scarto è da correlarsi con quello riferito all’affluenza. In poche regioni un calo di affluenza ha caratterizzato un calo di percentuale per il PDL, come si nota in Abruzzo, Lombardia, Marche, Molise Umbria e Veneto.

Due sono proabilmente i motivi per cui vi è stato un netto calo di affluenza alle passate Europee, uno globale ed uno locale

1) GLOBALE: un diffuso malcontento verso la politica italiana, aggravato dal fatto che storicamente le elezioni europee sono considerate meno importanti rispetto a quelle politiche. Infatti, come spesso accade, alle europee emerge un voto meno caratterizzato dall’ideale politico pragmatico. Alle politiche si vota per la coalizione che molto più probabilmente governerà, quindi il famoso voto utile. Alle europee ci si può permettere di votare partiti minori o meno governativi, perché in ballo c’è un prezzo meno alto (il parlamento europeo, che non ha ancora nell’immaginario collettivo una funzione vitale).

2) LOCALE: in alcune province non si è votato anche per il rinnovo della giunta provinciale. Come mostreremo in altri articoli, questo fattore è stato determinante, come si può notare già nel nostro articolo sulla previsione di affluenza nella regione Calabria alle prossime regionali. In Sicilia e Sardegna, nessuna provincia ha visto un rinnovo della giunta provinciale nel 2009.

Tornando alla tabella precedente, possiamo calcolare quale sarebbe potuto essere il numero di votanti PDL in Sardegna e Sicilia se la tendenza in queste due regioni fosse stata in linea con le altre regioni meridionali. Otteniamo in questo caso 3 diversi moltiplicatori

Scarto ponderato
Scarto min Scarto max
-0,2289 -0,0020 -0,3065

Scarto Ponderato:  data l’incidenza demografica elettorale votante, si calcola una media ponderata sullo scarto di voti (seconda colonna nella tabella precedente) tra tutte le regioni meridionali

Scarto Min: consideriamo lo scarto di voti minimo nelle regioni meridionali, ovvero il caso del Molise (-0,0020)

Scarto Max: consideriamo lo scarto di voti massimo nelle regioni meridionali, ovvero il caso della Calabria (-0,3065)

Procediamo poi ad una media su tutti questi moltiplicatori, come riepilogato in questa tabella.

Voti PDL ISOLE con scarto medio Voti PDL ISOLE con scarto min Voti PDL ISOLE con scarto max Voti PDL ISOLE con scarto pesato sui 3 moltiplicatori
Sardegna 320183,7420 414404,1232 287978,7775 349297,7057
Sicilia 1015382,7650 1314179,1704 913252,7641 1107710,4292
Differenza Voti PDL ISOLE con scarto medio Differenza Voti PDL ISOLE con scarto min Differenza Voti PDL ISOLE con scarto max Differenza Voti PDL ISOLE con scarto pesato sui 3 moltiplicatori
Sardegna 118038,7420 212259,1232 85833,7775 147152,7057
Sicilia 323042,7650 621839,1704 220912,7641 415370,4292

Nelle righe 2 e 3 è indcato il numero di voti che il PDL avrebbe preso in quella regione applicando i 3 moltiplicatori precedenti più la media di questi valori nella quinta colonna.

Nelle righe 5 e 6 è indicato la differenza di voti per il PDL tra il dato reale delle europee 2009 ed i valori appena calcolati.

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In base a questi numeri così ricavati, abbiamo riconteggiato il numero di voti totali in Italia, il totale di voti per il PDL le relative percentuali del partito, secondo i 4 scarti (medio, minimo, massimo e mediato su tutti e 3)

VARIAZIONE PERCENTUALE PDL
EUR09
Peso medio Peso min Peso max Peso ricalibrato
Totale Elettori 2009 19 Regioni 30508323 30949404,51 31342421,29 30815069,54 31070846,13
Totale Voti 2009 PDL 19 Regioni 10770720 11211801,51 11604818,29 11077466,54 11333243,13
Perc. PDL 2009 19 Regioni 35,26 36,23 37,03 35,95 36,48

Otteniamo perciò dei valori molto diversi dal dato delle Europee 2009. Se infatti applichiamo lo scarto di voto medio su tutte le regioni meridionali, arriviamo ad una percentuale del 36,23%. Questo valore si deve pertanto leggere nel seguente modo: se in Sicilia e Sardegna vi fosse stato uno scarto di voti al PDL della stessa dimensione media su tutte le altre regioni meridionali (Molise, Puglia, Campania, Basilicata e Calabria), allora il PDL a livello nazionale non avrebbe preso il 35,26%, ma il 36,23%, aumentando di quasi un punto il proprio consenso.

Con lo scarto minimo, quello registrato in Molise, il PDL avrebbe preso il 37,3% dei voti nazionali; con lo scarto massimo, registrato in Calabria, avrebbe preso il 35,95%. Mediando su tutti questi tre percentuali, il PDL avrebbe preso il 36,48%.

Poiché al momento la percentuale media su tutti i sondaggi sinora pubblicati è pari al 38,8% (con Digis che fa alzare nettamente la media), allora possiamo avere un quadro più chiaro su quale sia l’effettivo incremento di voti rispetto al PDL.

EUR09 Peso medio Peso min Peso max Peso ricalibrato
Perc. PDL 2009 19 Regioni 35,26 36,23 37,03 35,95 36,48
Incremento PDL 3,54 2,57 1,77 2,85 2,32

Invece di un 3,5% di incremento medio riferito al dato delle Europee 2009, si ottiene un minimo incremento di 1,77% sino ad un massimo di 2,85%, con un incremento medio pari a 2,32%.

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In conclusione:

1) Il PDL avrebbe dovuto prendere non meno di 35,95% sino ad un massimo di 37,03%, e non 35,26% come invece avvenne a Giugno 2009. La scarsa affluenza in Sicilia e Sardegna è costata quindi al PDL almeno un punto percentuale a livello nazionale. Poiché il dato di scarto minimo si riferisce al Molise, non molto indicativo del trend generale nelle regioni meridionali, l’intervallo più corretto risulta essere tra 36,23% e 37,03%.

2) Il 38,8% medio dato dagli istituti di sondaggio sinora NON si deve riferire al 35,26%, ma a quello da noi calcolato, nell’intervallo maggiormente indicativo 36,23%-37,03%. Perciò il PDL sta guadagnando almeno un punto in meno rispetto a quanto ci si aspetterebbe dai dati mostrati nei sondaggi ufficiali.

3) se questo intervallo da noi calcolato è corretto, allora il PDL avrebbe in realtà perso tra il 2008 (37,39%) ed il 2009 (35,26%) tra 0,36% e 1,16%, invece che 2,13%.