Quanto e come si naviga in Internet in Italia. Lo studio di Giancarlo Livraghi

“Utenti” internet per livello scolastico
Percentuali

tratto da http://www.gandalf.it/dati/dati3.htm

 

Sul sito di Giancarlo Livraghi, vengono costantemente segnalati dati di penetrazione ed utilizzo della rete in Italia (in aggiunta a tutte le altre macroregioni). La più recente analisi, riferita al 7 Settembre 2009, fa largo uso dei valori forniti da Eurisko, i quali stabiliscono che a Luglio 2009, gli internauti italiani corrispondono a circa 21 milioni; 20 milioni se si escludono gli utenti in situazioni esterne (per esempio corsi di formazione), ed a 18 milioni se si includono solo coloro i quali dicono di collegarsi più di una volta a settimana.

Ciò che per un sito come il nostro risulta importante analizzare è la correlazione tra i dati forniti da Livraghi e la metodologia di sondaggio C.A.W.I., ovvero tramite internet. I dati di penetrazione internet per il sistema C.A.W.I. sono stati analizzati in questo NOSTRO ARTICOLO. Al momento, vi è uno scarsissimo interesse in Italia per questo sistema sondaggistico, ed il nostro scopo è quindi quello di fornire in futuro sempre maggiori dettagli in merito. I dati di Livraghi perciò sono fonte di grande attenzione per noi del Termometro Politico.

 

Il dato incoraggiante, evidenziato da Livraghi, si riferisce all’aumento costante dell’utenza italiana nel corso degli anni, come mostrato da questo grafico di serie storiche (limitatamente agli utenti abituali)

“Utenti” internet in Italia
gennaio 2001 – luglio 2009

Numeri in migliaia

oppure nella sua versione più diffusa (uso della rete almeno una volta a settimana)

“Utenti” internet in Italia
aprile 2004 – luglio 2009

Numeri in migliaia

Citando le parole di Livraghi, scopriamo l’andamento storico di questi dati

Il numero totale di persone che dicono di essersi collegate “negli ultimi sette giorni” aveva superato i dieci milioni nell’aprile 2005 – undici in novembre. Dodici nel maggio 2006, tredici nel settembre 2007, quindici nel novembre 2008. Nel 2007-2008 appare meno accentuata la diminuzione nella fase “estiva”. Si è raggiunto un nuovo “massimo storico” nel maggio 2009 (superati per la prima volta, in aprile, i 17 milioni). Se (come sembra probabile) la crescita continuerà dopo l’estate, il totale superà i 18 milioni prima della fine dell’anno.

I dati di utenza internet riferiti a 10 nazioni vedono i seguenti risultati (Italia +20% in 3 anni)

“Utenti” internet in 10 paesi
Percentuali di crescita

 

mentre le percentuali di crescita vedono i seguenti risultati

“Utenti” internet in 10 paesi
Percentuali sulla popolazione

Francia, Gran Bretagna ed Italia ricordiamo hanno una popolazione molto simile tra loro (circa 60 milioni di abitanti), mentre la Spagna inferiore (46 milioni di abitanti); quindi la differenza di utenza tra queste 4 nazioni deve far riflettere. Sorprende il dato piuttosto basso del Giappone, con una percentuale del 40% sul totale.

Andando ad analizzare la distribuzione demografica dell’utenza italiana, scopriamo alcuni dati interessanti: il primo vede la ripartizione per macroaree geografiche

“Utenti” internet per aree geografiche
Percentuali

da cui emerge che NordOvest e Sud+Isole condividono la stesse percentuale di utenza internet, ma diversamente ripartita in relazione al peso demografico delle due aree. Nord-Est e Centro sono invece sostanzialmente simili. In un altro grafico proposto da Livraghi si nota la dinamica di evoluzione dell’utenza in queste 4 macroaree, dal 1999 ad oggi, con un forte balzo in avanti del Sud+Isole, motivo per cui ora i dati si avvicinano sempre più al peso demografico reale.

L’utenza internet invece per grandezza di centri abitati può essere visualizzata dal seguente istogramma

“Utenti” internet per grandezza di centri
Percentuali

Scopriamo quindi come la fascia 10-100 mila abitanti sia perfettamente ripartita, mentre i piccoli centri (sotto i 10 mila abitanti) sono sottostimatidi circa 8 punti percentuali rispetto al loro effettivo peso demografico. Anche in questo caso, l’evoluzione dinamica di questi dati, dal 1999 ad oggi, vede l’aumento sostanziale della penetrazione internet dei piccoli centri a fronte di una diminuzione delle grandi metropoli (oltre 500 mila abitanti).

Secondo le fasce d’età, notiamo probabilmente il dato più significativo

“Utenti” internet per età
Percentuali

laddove emerge l’enorme divario tra il peso demografico degli ultra 54-enni e la loro partecipazione ad internet. Tutte le altre fasce invece sono sovrastimanti il peso demografico, con maggior incidenza per i più giovani (14-17 anni), circa due volte più incidenti rispetto al loro peso demografico. Notiamo un altro dato interessante: il rapporto tra la percentuale di utenti internet e la percentuale della popolazione decresce gradualmente tra la fascia 14-17 sino a 45-54, per poi crollare tra i più anziani.

Il livello scolastico determina un’altra distribuzione non sorprendente, ovvero maggiore il grado di istruzione, maggior l’impatto di utenza

“Utenti” internet per livello scolastico
Percentuali

Appare una distribuzione particolarmente normalizzata, con le due code, laurea ed elementari, che dal 1999 ad oggi risultano complementari nei loro pesi relativi. Si nota inoltre un aumento di incidenza dal 1999 ad oggi per le fasce meno istruite. La percentuale di persone con un’istruzione bassa (elementare) risulta certamente il limite della popolazione italiana da un punto di vista sociodemografico, poiché estremamente attiva dal punto di vista lavorativo e sociale, ma largamente sottostimato per quanto riguarda la presa di coscienza del cambiamento tecnologico del XXI secolo.

Ulteriori distrbuzioni per

Occupazione

Sesso

Conoscenza dell’Inglese

ed altri settori di appartenenza possono essere consultati direttamente alla pagina

http://www.gandalf.it/dati/dati3.htm

Concludiamo ringraziando Giancarlo Livraghi per il suo notevole lavoro di informazione e consigliamo tutti i lettori interessati a questo argomento di consultare costantemente il SUO SITO, in cui potrete trovare molti altri dati.